Attenzione / Attention / Uwaga / Увага

E' USCITO IL MIO LIBRO "LA DEMOCRAZIA ARANCIONE. STORIA DELL'UCRAINA DALL'INDIPENDENZA ALLE PRESIDENZIALI 2010", LIBRIBIANCHI EDITORE. Parte dei proventi finanzia l'Associazione AnnaViva.

Appello "Verità sull'Holodomor. Rispetto per il popolo ucraino / Звернення "Правда про Голодомор. Оцінювання Українському Народові"

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, ON. GIORGIO NAPOLITANO
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, ON. SILVIO BERLUSCONI
A TUTTI I PRESIDENTI DI REGIONE E PROVINCIA, SINDACI ED AMMINISTRATORI LOCALI

La clamorosa decisione del Consiglio d'Europa che, su espresso invito del presidente ucraino, Viktor Janukovych, nella giornata di mercoledì, 28 aprile 2010, non ha riconosciuto come genocidio la carestia provocata in Ucraina da Stalin negli anni '30, nota come Holodomor, è un segnale inquietante per l’Europa tutta. Vera e propria catastrofe nazionale, la “Grande Fame” è uno dei più feroci stermini del Novecento, commesso nell’ambito della politica di collettivizzazione forzata delle terre, ordinata e gestita da Stalin e dalla dirigenza bolscevica. Essa è costata all’Ucraina da 7 a 10 milioni di vittime tra deportati, fucilati, soppressi e morti per fame, con conseguenze indelebili sul piano demografico, socio-economico, politico, culturale e spirituale.

Invitato alla sessione del Consiglio d'Europa, il Capo di Stato ucraino ha criticato il suo predecessore, Viktor Jushchenko, e l'ex primo ministro, Julija Tymoshenko, per essersi prodigati negli anni passati nel mantenere vivo il ricordo di questa tragedia, a suo dire, “fenomeno globale e di minore portata”, esortando il Consiglio ad approvare una risoluzione in linea con la visione da lui espressa. 81 deputati, la maggioranza, hanno votato contro il riconoscimento della “Grande Fame” come genocidio, contestualizzandola nell'ambito dell'Unione Sovietica. De facto, sminuendone l'entità.

Il declassamento dell’Holodomor da genocidio ai danni del popolo ucraino a “grande tragedia dell’Unione Sovietica” è una delle pagine più ingloriose scritte dal Consiglio d’Europa dal crollo del Muro di Berlino ad oggi.

Sette anni fa, dal 16 al 18 ottobre 2003, si svolse a Vicenza, sotto l’Alto Patrocinato del Presidente della Repubblica Italiana, il Convegno Internazionale di studi “La Grande carestia, la fame e la morte della terra dell’Ucraina del 1932-33”, primo convegno storico dedicato in Europa all’Holodomor. In quell’occasione, l’allora Presidente, Carlo Azeglio Ciampi, omaggiò la memoria di un popolo, quello ucraino, massacrato, deportato e soppresso in violazione di ogni principio di dignità umana e di etica religiosa e civile. E diede nobile esempio di coscienza morale, dimostrando come una matura democrazia europea sia capace di fare i conti con i silenzi del passato.

Tenuto conto di quanto accaduto e considerato che molti sono gli ucraini che con il loro lavoro contribuiscono attivamente alla crescita e alla prosperità del nostro Paese, noi, cittadini italiani, europei ed ucraini residenti in Italia, ci rivolgiamo al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e a tutti i governatori degli enti locali - regioni, province, comuni, consigli di zona, con particolare attenzione a quelli ove comunità ucraine sono presenti e radicate – affinché, nelle sedi opportune, la tragedia dell’Holodomor sia riconosciuta come genocidio contro il popolo ucraino, rendendo giustizia ad un popolo a noi vicino, ed impedendo che Verità storiche, oramai consolidate, siano sconfessate per favorire precisi disegni geopolitici.

Per aderire: lademocraziaarancione@gmail.com

Matteo Cazzulani (Giornalista freelance, saggista)
Massimiliano Di Pasquale (Giornalista freelance, esperto di Ucraina)