Attenzione / Attention / Uwaga / Увага

E' USCITO IL MIO LIBRO "LA DEMOCRAZIA ARANCIONE. STORIA DELL'UCRAINA DALL'INDIPENDENZA ALLE PRESIDENZIALI 2010", LIBRIBIANCHI EDITORE. Parte dei proventi finanzia l'Associazione AnnaViva.

martedì 11 agosto 2009

ALTRI DUE ATTIVISTI DEI DIRITTI UMANI UCCISI IN CECENIA

Un martedì di metà agosto. Consulto la mia quotidiana lista di agenzie di informazione – rigorosamente estere – e leggo quanto non vorrei: ennesimo omicidio di attivisti per i diritti umani in Cecenia, a circa una mese dall’uccisione di Natalia Estemirova. Si tratta della direttrice dell’ONG “Salviamo la Generazione” Zarema Sadulajeva e del marito Alik Džabrailov.

Così come accaduto alla Estemirova, i coniugi sono stati rapiti a Groznyj (capitale della Cecenia) nella giornata di lunedì 10 agosto 2009 da due uomini vestiti di nero presentatisi come “rappresentanti delle strutture del potere”. I corpi dei due 33enni, crivellati da colpi di arma da fuoco, sono stati ritrovati nel bagagliaio della loro automobile a Černoreč, non lontano dal luogo del rapimento.

La notizia è stata comunicata ai microfoni di Radio Echo Moskvy da Aleksander Čerkasov, portavoce di Memorial (l’organizzazione per i diritti umani presso cui lavorava la Estemirova), ed è stata confermata dal ministero dell’interno russo.

Mi chiedo, semplicemente, quando finirà tutto questo? Non intendo solo la continua moria di giornalisti e di attivisti per i diritti umani in una Russia sempre più autocratica.

Ma anche, soprattutto, l’indifferenza di questo occidente troppo legato al gas e agli interessi dei soliti colossi energetici. Leggi ENI, Ruhrgas, E.On, GDF Suez e Gasunie: le nuove aquile nere che impongono alle cancellerie occidentali dei rispettivi paesi – Italia, Germania, Francia e Olanda – di ignorare principi fondanti della civiltà occidentale come la tutela della democrazia ed il rispetto delle libertà dell’individuo, sacrificandoli in nome dei buoni rapporti con una Mosca sempre più imperiale, che per mezzo dell’arma Gazprom si è già garantita la nostra dipendenza energetica, e parte dei nostri gasdotti.
E pazienza se l’UE non parla ad una voce sola e se i nostri fratelli della “Nuova Europa” rischiano nuovamente di rimanere al freddo e di ritornare sotto l’incubo del dominio sovietico. Sono sogni e fatti di una storia che sentiamo estranea e lontana, presi come siamo dall’ultimo colpo di mercato e dall’ultima nomination del Grande Fratello.

Matteo Cazzulani

Nessun commento:

Posta un commento