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giovedì 14 gennaio 2010

JANUKOVIČ SICURO DELLA VITTORIA AL PRIMO TURNO. LA TYMOŠENKO PREPARA LA RIMONTA

Mentre il candidato filorusso dichiara che da lunedì 18 gennaio sarà lui il nuovo presidente dell’Ucraina, Lady Ju lancia la proposta di apparentamento ai tre candidati liberali sfavoriti.

E’ accaduto tutto nella giornata di giovedì 14 gennaio 2010, a tre giorni dal primo turno delle presidenziali. In un incontro elettorale nella regione di Char’kiv (est del Paese) Viktor Janukovyč si è detto sicuro che in caso di alta affluenza alle urne nelle regioni orientali potrà vincere con tutta certezza già al primo turno ed evitare il ballottaggio. “Chiedo agli abitanti della regione di Char’kiv di rendermi possibile la vittoria già al primo turno” ha dichiarato il leader del Partija Rehioniv. “Per noi è molto importante che la frequenza alle urne sia il più alto possibile, così da avere la possibilità di vincere al primo turno” ha continuato, affermando infine che “il potere si può ottenere solo grazie alla volontà del popolo ucraino”.
Non male come progresso per chi cinque anni or sono alle scorse presidenziali è ricorso a sistematiche macchinazioni e brogli per camuffare l’esito della consultazione elettorale favorevole alla coalizione arancione del tandem Juščenko-Tymošenko.
Proprio la Tymošenko è oggi l’unica speranza e garanzia per chi si oppone al rappresentante degli interessi degli oligarchi dell’est del paese. E a tale pro non ha perso tempo (come finora sempre dimostrato nel suo infaticabile lavoro del resto) iniziando a preparare la rimonta: in una conferenza stampa ha proposto pubblicamente l’apparentamento a Tihipko, Jacenjuk e Hrycenko, i tre candidati liberali dati rispettivamente dalle ultime rilevazioni al 9, 6 e 0,8%. “Dopo il primo turno guarderò a quei candidati alla presidenza che sono pronti di propria spontanea volontà ad accettare la strategia che propongo per il Paese, e qualora condivideranno la stessa concezione strategica, sarò felice di vederli al mio fianco” ha dichiarato. “Alcuni candidati saranno fondamentali, tra essi sia Serhij Tihipko, sia Anatolij Hrycenko, sia Arsenij Jacenjuk, sia altri” ha sottolineato l’attuale premier. “E qualora essi condividessero la stessa visione di sviluppo dello Stato e avessero per questo scopo volontà ed intenzione, io sarei pronta a vederli nella mia squadra impegnata nel rafforzamento, nella ricostruzione e nella rinascita del nostro Paese”.
Lecito ricordare che secondo molti analisti e politologi Tihipko sarebbe un “candidato tecnico” presentato dalla stessa Tymošenko per sottrarre consensi a Janukovyč pescando in un elettorato disilluso dalle aspettative della rivoluzione arancione e deluso dai continui litigi interni al campo liberale. E forse non a caso proprio nella giornata di mercoledì 13 gennaio i tre “candidati minori” a cui la Tymošenko ha chiesto aiuto per il bene dell’Ucraina hanno dichiarato che uniranno le proprie risorse umane (si legga rappresentanti di lista) per controllare comunemente il conteggio dei voti durante lo spoglio del primo turno.
Purtroppo, Jacenjuk ha già comunicato il suo rifiuto alla proposta.

Matteo Cazzulani

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