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E' USCITO IL MIO LIBRO "LA DEMOCRAZIA ARANCIONE. STORIA DELL'UCRAINA DALL'INDIPENDENZA ALLE PRESIDENZIALI 2010", LIBRIBIANCHI EDITORE. Parte dei proventi finanzia l'Associazione AnnaViva.

domenica 17 gennaio 2010

TYMOSHENKO: L'UCRAINA, DEMOCRATICA, GIUSTA ED EUROPEA VOTI PER ME

Non e vero che il filorusso sta vincendo. Sono usciti gli exit poll nazionali: Janukovyc, candidato filorusso, e in testa solo di quattro lunghezze percentuali, malgrado le falsificazioni che in molti, moltissimi gli attribuiscono.

Il leader del Partija Rehioniv avrebbe il 31,5%, e se la vedra tra tre settimane al ballottaggio con una Tymoshenko decisa e determinata, forte del suo 27,2%. Ma non solo. C e anche la percentuale di coloro che hanno votato per Tihipko - 13,5 - Jacenjuk - 7,8 - Lytvyn - 2,4%, a cui La Lady di ferro ucraina si appella "per costruire finalmente un Uncraina democratica, europea e giusta". E si appella anche a chi ha votato Jushchenko - il 6%, l ex alleato della rivoluzione arancione di cinque anni fa che ha trascorso l intero mandato presidenziale tra litigi, attacchi alla stessa Tymoshenko e accordi con Janukovyc, tradendo le aspettative che quella rivoluzione portava con se.

Julija e entrata in una sala gremita, ed ha ringraziato tutti gli elettori di qualsiasi orientamento: "hanno dimostrato la maturita politica del popolo ucraino" ha esordito. Malgrado lo staff del Partija Rehioniv di Janukovyc abbia in tutti i modi cercato di falsificare la consultazione.
Julija ha superato anche il fango che le e stato gettato addosso in questa campagna tesa che non e ancora finita.

Se questi sono i risultati che saranno confermati, allora Julija potra vincere. Ovviamente, solo se tutti gli elettori democratici svolgeranno il proprio compito morale e voteranno per lei tra tre settimane. "Non sono stolti coloro che votano Tihipko e Jacenjuk. Anche loro vogliono la stessa mia Ucraina. Superiamo le divisioni e corriamo nella stessa squadra ber il bene del Paese, della nostra Patria" si e appellata. "E ora di chiudere con l'Ucraina delle oligarchie e della corruzione e di aprire una nuova Ucraina Europea, democratica e giusta". sono queste tre parole il leit motiv del discorso di Julija. Che e convinta di farcela. E lo dice. A ragione, ce l'ha con Janukovic - che nella sua conferenza stampa dal vicino hotel intercontinental la insulta vergognosamente - che come cinque anni fa ci ha riprovato con i brogli. E ce l'ha anche con la Commissione Elettorale Centrale, "in mano ad una maggioranza di filorussi con trascorsi nel Partija Rehioniv" ha spiegato.

Forse il sogno ucraino e tramontato dopo la rivoluzione arancione. Forse, Julija riuscira nel miracolo di ravvivarlo e nel dare finalmente attauzione alle speranze di modernizzazione di un popolo a cui l Europa ha vergognosamente chiuso la porta in faccia, abbandonandolo al controllo del Cremlino. E la via per un'Ucraina in Europa avra l'immagine non piu di un ferro di cavallo grigio e di un punto esclamativo arancione, ma di un cuore rosso su sfondo bianco.
Forza Ucraina, l'occidente ha bisogno di te.

Matteo Cazzulani

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