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mercoledì 20 gennaio 2010

LA TYMOSHENKO OFFRE A TIHIPKO IL PREMIERATO


Vestito grigio con una vistosa spilla, solita treccia, sguardo determinato ed agguerrito. Come sempre. Lady Ju si presenta nella sala conferenze del Gabinetto del Consiglio dei Ministri per una conferenza stampa che segue di un ora quella tradizionale del presidente Jushchenko a spoglio del primo turno concluso.

Parla a fiume, ed inizia col denunciare le falsificazioni dei voti avvenute nelle regioni orientali del Paese "dove i seggi sono stati controllati solamente da esponenti del Partija Rehioniv". Costoro hanno manipolato il voto non solo disturbando le operazioni ai seggi, ma anche truccando il voto a domicilio ed iscrivendo nelle liste elettorali persone non aventi diritto di voto. Parla espressamente di un ritorno al clima del 2004, quando i filorussi di Janukovych ricorsero a brogli e pressioni di ogni genere per evitare la vittoria dello schieramento arancione, sancita dal voto popolare.

Per questa ragione, sostiene che l'Ucraina non puo tornare all'epoca delle oligarchie mafiose che oggi appoggiano Janukovych. "Faro tutto il possibile affinché l'Ucraina non ritorni indietro" ha dichiarato. Dunque, è bene che tutti gli elettori dei cosidetti "candidati democratici" si uniscano e votino per lei al secondo turno, in programma tra tre settimane. Li cita apertamente: Tihipko, Jacenjuk, Hrycenko, Kostenko. Ma non Jushchenko; oramai sul Walesa ucraino non conta più, probabilmente dopo che la maggioranza degli elettori della Transcarpazia - feudo elettorale del Presidente uscente - ha votato Janukovych, forse su stessa indicazione dello stesso Jushchenko.

La conferenza stampa è anche l'occasione per confermare le voci che da giorni circolano circa l'offerta a Tihipko - terzo classificato con un prezioso 13% dei consensi - del posto di primo ministro in cambio dell'aiuto concreto a vincere la corsa alla presidenza. "Ho proposto a Serhij Tihipko non solo di essere partner di coalizione, ma anche il posto di Primo Ministro, per cui ha una forte ambizione".
Non è una questione di sole poltrone. Al contrario, Julija ivita Tihipko a lavorare per uniformare i programmi elettorali, tra cui non c'è grande differenza. "Ho letto il programma di Tihipko, esso è coincidente col mio al 90%. Possiamo lavorare insieme per un progetto comune".

Incalzata dalle domande dei giornalisti, la Tymoshenko ha dichiarato: "qualora Tihipko non accettera di lavorare con me, allora parlerò direttamente ai suoi elettori affinché non permettano la vittoria di un candidato che non rappresenta un solo punto del loro orientamento politico". Ed ha ragione, poiché il programma del Partija Rehioniv è molto distante dai principi di quello dell'ex Capo della Banca Nazionale Ucraina (peraltro facilmente acquistabile in qualsiasi libreria del centro di Kyiv).

Nel primo pomeriggio, Tihipko ha rilasciato un'intervista in cui dichiara di prendere in considerazione un possibile ingresso nel governo soltanto dopo le elezioni presidenziali e di "volere garanzie precise in merito ad una possibile offerta di premierato (allora non ancora ufficiale)". Lo ha fatto con il solito suo tono vago, legittimo per chi ora è l'ago della bilancia della contesa elettorale.

Poche ore più tardi, Andrij Kozhem'jakin del Blocco Tymoshenko ha rilasciato una dichiarazione alla stampa secondo cui "i colloqui con Tihipko sono iniziati in maniera positiva".

Nelle prossime settimane sicuramente la situazione evolverà. Per ora, resta la determinazione di Julija Tymoshenko nel "continuare una battaglia cominciata già prima del 2004 per un'Ucraina Democratica, giusta ed Europea".

Matteo Cazzulani

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