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lunedì 5 luglio 2010

PRESIDENZIALI POLACCHE: VARSAVIA SCEGLIE L'EUROPA. PROTETTA DALLO SCUDO AMERICANO.

Dopo aver accettato il nuovo scudo missilistico di Obama, la Polonia ha scelto il nuovo presidente. Al ballottaggio, il liberale Bronislaw Komorowski ha battuto il conservatore Jaroslaw Kaczynski 52,63% a 47,37%.

Cronaca di una vittoria quasi scontata. Ma quanto brio. La vittoria di Komorowski di Domenica, 4 luglio, e' stata tutto fuorche comoda. Al 95% delle schede scrutinate, il vantaggio sul rivale, il conservatore Jaroslaw Kaczynski, e' oramai abbastanza rassicurante: 5 punti percentuali, in linea con l'esito del primo turno.

Ma a meta' spoglio, nel cuore della notte, ad essere avanti era il leader di Diritto e Giustizia. Solo il lento levarsi del sole ha spento le speranze del gemello dell'ex presidente, e confermato i dati degli exit poll, che davano Komora vincintore. Solo allora, l'attuale speaker del Parlamento ha potuto tirare un sospiro di sollievo.

"Stiamo cauti - ha dichiarato - ed aspettiamo il totale delle schede scrutinate. Per ora, limitiamoci a stappare una piccola bottiglia di champagne. Domani, ne apriremo una piu grande".

A certificare il risultato, anche la telefonata dell'avversario, che, lealmente, si e' complimentato per la vittoria. Inoltre, dinnanzi alla stampa, Kaczynski ha accettato i risultati, citando il maresciallo Pilsudski, e strigliando i suoi per le future scadenze elettorali, affinche' una pronta rivincita sia ottenuta sin dalle prossime elezioni parlamentari.

"La Polonia - ha commentato - e' cambiata. Il nostro compito e' quello di registrarne i mutamenti, e dare risposte adeguate. Bisogna ricordare la massima del nostro Maresciallo, secondo cui chi vince, e poi si riposa sugli allori, e' peggio di un perdente".

Buona l'affluenza, il 54%. Komorowski vince nelle citta', eccetto Lublino, e nelle nove regioni piu' ad ovest. Kaczynski, invece, e' preferito nelle campagne e nei sette voivodati centro-orientali. All'estero, l'esponente liberale vince in Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio e Russia. Il candidato conservatore, invece, in USA e Canada. In Italia hanno votato in molti, sopratutto turisti, secondo una geografia elettorale mista: Komorowski conquista Milano e Napoli, Kaczynski Roma.

Le elezioni appena concluse sono state le prime anticipate nella storia del Paese, convocate d'urgenza a seguito della tragica scomparsa dell'emerito presidente, Lech Kaczynski, tragicamente morto, assieme alle massime cariche dello Stato, nella sciagura aerea di Smolensk dello scorso 10 aprile. Una tragedia di dimensioni enormi, vissuta dai polacchi con tanta emotivita' da spingerne poco meno della meta' a votare per il gemello Jaroslaw, gia' a capo di uno dei peggiori governi dal 2005 al 2007.

Cio' nonostante, Kaczynski - Jaroslaw - ha dimostrato di essere capace di compattare il suo elettorato, parlare alla coscienza del Paese, cavalcare l'onda di emotivita' seguita alla morte del fratello e, infine, costringere il superfavorito avversario al secondo turno. Infatti, il punto forte del suo programma verteva su una maggiore tutela degli interessi della Polonia, in Europa e nel Mondo, in primis nel campo dell'agricoltura.

Al contrario, Bronislaw Komorowski si e' basato sui successi in campo economico - con la crescita del Paese in un'epoca di recessione - e in politica estera - con una maggiore presenza di Varsavia in ambito UE - ottenuti dal governo Tusk, il premier del suo stesso partito. Solo cosi, il gia' Maresciallo del Sejm e' riuscito a rendersi credibile, e ad apparire come una persona adatta alla guida della nazione. Il tutto, nonostante in campagna elettorale sia riuscito nell'impresa, quasi suicida, di dissipare un enorme vantaggio contro un candidato inizialmente quotato al 22%.

Dunque, il piatto forte di Komorowski, e di tutto il partito Piattaforma Civica, tanto liberale da impedire per incomprensibili ordini dall'alto a giornalisti free-lance europei ed Ucraini - regolarmente accreditati - di lavorare dal comitato elettorale di Piazza dei Tre Re, e' il miglioramento delle relazioni della Polonia con Bruxelles e, sopratutto, Mosca.

Proprio sulla scia di questo intento, nella giornata di sabato, 3 luglio, il ministro degli esteri, Radoslaw Sikorski, battuto da Komorowski nelle primarie interne al partito, ha accettato la nuova proposta di scudo antimissilistico dell'amministrazione Obama. Essa prevede il dislocamento in Polonia di missili a rotazione, privi di capacita' aggressva. A differenza del precedente piano, elaborato da Bush ed accettato da Kaczynski - Lech - e Tusk, Varsavia rinuncia ai patriot, intercettori con maggiore potenza. Un opzione che, ovviamente, irritava notevolmente il Cremlino, nonostante, sulla carta, fosse stata concepita per proteggere l'occidente dalle minacce dell'Iran.

Il nuovo accordo e' stato ratificato con un'apposita cerimonia a Cracovia, a cui ha partecipato il Segretario di Stato USA, Hillary Clinton, nella capitale Reale polacca per intervenire in un dibattito su donne e democrazia, al quale hanno partecipato, tra le altre, la moglie dell'ex presidente polacco, Aleksander Kwasniewski, e la leader dell'Opposizione Democratica ucraina, Julija Tymoshenko.

Proprio la Lady di Ferro ucraina, lecito sottolineare, ha consegnato alla Clinton una lettera scritta da numerosi giornalisti per chiedere all'amministazione Obama maggiore attenzione, rispetto a quanto finora dimostrato, sulla situazione della liberta' di stampa sulle rive del Dnipro. Un valore fortemente minacciato da quando alla guida del Paese si e' instaurata la verticale del potere Janukovych-Azarov, supportata dalla Federazione Russa, e legittimata dal nuovo corso della politica estera di Washington. Ed ora, probabilmente, benvoluta anche dalla nuova presidenza polacca.

Matteo Cazzulani

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