Attenzione / Attention / Uwaga / Увага

E' USCITO IL MIO LIBRO "LA DEMOCRAZIA ARANCIONE. STORIA DELL'UCRAINA DALL'INDIPENDENZA ALLE PRESIDENZIALI 2010", LIBRIBIANCHI EDITORE. Parte dei proventi finanzia l'Associazione AnnaViva.

sabato 24 luglio 2010

PUTIN IN CRIMEA: ECCO COME IL PREMIER IN MOTOCICLETTA SI RIPRENDE KYIV E SEBASTOPOLI


FOTO UNIAN. Vertice bilaterale Russia-Ucraina in occasione della parata della Flotta Russa del Mar Nero. Rafforzate la cooperazione commerciale tra i due Paesi e tra Sebastopoli e la capitale russa. Dichiarazione shock del sindaco di Mosca: "La Crimea deve tornare alla Federazione Russa".

In motocicletta al compleannnno di Janukovych. Il primo ministro russo, Vladimir Putin, ha confermato la sua capacità di far parlare di sé, sempre e comunque, e di mostrarsi in pubblico in situazioni informali, che tanto piacciono ai suoi sostenitori. Così, ad esempio, è stato tempo fa per le foto che lo ritraevano a petto nudo durante una battuta di pesca. Oppure, di recente, immortalato durante una battuta di caccia. Questa volta, ha scorrazzato in motocicletta per le spiaggie della Crimea. Dove, ufficialmente, si è recato per assistere della parata della Flotta russa del Mar Nero. E, informalmente, per porgere di persona gli auguri di compleanno all'amico Viktor Janukovych, il presidente ucraino.

L'incontro tra i due, durato un paio di ore, è avvenuto nella tenuta di vacanza del Capo dello Stato. E, ovviamente, è stata l'occasione per affrontare temi cruciali in merito ai futuri sviluppi delle relazioni tra i due Paesi. Come pubblicato nella notte dall'agenzia russia Ria Novosti, e riportato da quella ucraina UNIAN, il primo ministro russo ha riconosciuto la presenza di un'enorme quantità di problemi tra Mosca e Kyiv, esprimendo, nel contempo, la propria convinzione in merito ad una loro soddisfacente risoluzione.

Nello specifico, Putin ha fatto riferimento al settore del commercio, sottolineando, a suo dire, come le imprese russe stiano faticando ad investire in Ucraina, ed evidenziando la necessità di creare al più presto un'area di libero scambio tra i due Paesi, con lo scopo di rafforzare la cooperazione anche sul piano politico. Nessuna decisione, invece, per quanto riguarda temi spinosi come lo status della Flotta Russa nel Mar Nero, e la fusione tra i monopolisti nel settore del gas dei due Paesi, Gazprom e Naftohaz. Ciò nonostante, il primo ministro russo ha definito la collaborazione sul piano energetico e militare una priorità da approfondire.

"Lavorerò a stretto contatto con il mio omonimo ucraino, Mykola Azarov - ha dichiarato Putin - con cui già esiste un'intesa ben consolidata. Di problemi ce ne sono tanti, ma li risolveremo. Il piano energetico è una priorità. La produzione di condutture per gas e nafta, utilizzate per trasportare carburante russo, è un'abilità dell'economia ucraina di cui abbiamo bisogno. In cambio, offriamo la nostra disponibilità, ed i nostri rubli, per modernizzare il sistema dei gasdotti tramite massicci investimenti. Sarebbe un passo utile per una migliore cooperazione tra i nostri monopolisti del gas. E, più in generale, tra le imprese russe ed ucraine. Anche il settore dei commerci è fondamentale. Il volume degli scambi è uscito dalla situazione di crisi in cui era precipitato negli scorsi mesi, ma permangono degli intoppi, dovuti al fatto che in Ucraina sono aumentati i controlli sulle imprese straniere intenzionate ad operare nel Paese. Questa operazione anti-dumping è ingiusta, sopratutto nei nostri confronti. La si deve eliminare".

Mosca ordina, Janukovych obbedisce. Terminato l'incontro, il Capo dello Stato ucraino non ha perso tempo e, come riportato dal sito ufficiale dell'amministrazione presidenziale, ha firmato la legge sulla partnership tra Stato e privati, rendendola, nell'immediato, esecutiva. Il provvedimento, votato dalla Rada lo scorso 1 luglio, stabilisce principi e parametri per regolamentare le relazioni tra l'amministrazione centrale e gli enti privati, anche stranieri, intenzionati ad investire in Ucraina. De facto, apre la porta e fornisce garanzie agli investitori russi, spesso in affari con i grandi industriali delle regioni orientali dell'Ucraina, sponsor del Partija Rehioniv, la forza politica di Viktor Janukovych.

Accanto a ciò, il presidente ucraino ha commentato l'incontro con Putin come utile per il rafforzamento delle relazioni bilaterali, ambito su cui nei prossimi mesi lavorerà un'apposita commissione, creata ad hoc per esaminare, ed attuare, tutte le proposte avanzate da Mosca. "Bisogna unire le forze - ha dichiarato il Capo di Stato - per innalzare il livello delle economie dei nostri due Stati. Sono d'accordo con Putin circa la necessità di rafforzare la collaborazione. Ma, immediatamente, occorrono passi concreti".

A prendere di parola il presidente ucraino sono stati il Capo dell'Amministrazione Cittadina di Sebastopoli, Valerij Saratov, ed il sindaco di Mosca, Jurij Luzhkov, presenti alla parata della Flotta Russa del Mar Nero. I due hanno firmato un programma che dal 2011 al 2013 instaurerà una stretta collaborazione tra le due città sul piano sociale, economico, finanziario, sanitario, informatico e culturale.

"Dal prossimo anno - ha dichiarato Saratov - a Mosca inizieranno i lavori per la costruzione dell'edificio che ospiterà il centro culturale di Sebastopoli. Inoltre, seguiranno altre iniziative sul piano dell'educazione e della reciproca cononoscenza tra le due realtà cittadine".

"E' un programma serio - ha commentato Luzhkov - che interessa il settore sociale e ci permette di aumentare i nostri investimenti. Aggiungo che non ho voluto attendere il 2011, e fin da subito ho dato disposizione circa il trasferimento del 10% degli investimenti programmati fin dai prossimi mesi. E' il regalo che Mosca, in segno di vicinanza, porge ad una terra che tutti i russi sentono come propria, non solo per via delle vacanze".

Un'affermazione, quest'ultima, che ha scosso quella parte di opinione pubblica ucraina che nel cuore ha le sorti del proprio Paese, e che a quelli in rubli preferirebbe investimenti in euro. Già lo scorso 22 luglio, assieme all'annuncio della visita in Crimea, Jurij Luzhkov aveva ribadito che Sebastopoli è, a suo vedere, una città russa, e che, in quanto tale, assieme al resto della penisola dovrebbe essere annessa alla Federazione Russa. Sempre secondo l'opinione del sindaco di Mosca, tale fatto garantirebbe l'equilibrio geopolitico e gli interessi di Mosca nell'area.

Lecito ricordare la recidività di Luzhkov. Già in passato, il sindaco omofobo, che di tanto in tanto si diverte a scatenare la polizia municipale contro le persone dai tratti somatici caucasici, a più riprese aveva manifestato pubblicamente tale rivendicazione territoriale, ottenendo come sacrosanta risposta da Kyiv, nel febbraio 2008, lo status di persona non-grata, ed il conseguente divieto di ingresso in Ucraina.

Per permettere la presenza dell'amico alla parata militare, Viktor Janukovych ha revocato tale decisione, scatenando la reazione di noti politologi ed esponenti delle opposizioni. Gli ex ministri degli esteri, Volodymyr Ohryzko ed Arsenij Jacenjuk, attivi tra il 2007 ed il 2008 nel secondo governo Tymoshenko, sotto la presidenza Jushchenko, hanno richiesto ufficialmente il ripristino dello status di persona non-grata a carico di Luzhkov. Inoltre, il direttore dell'Istituto Nazionale di Studi Strategici, Andrij Jermolajev, ha sottolineato la pericolosità di tali affermazioni, ed ha ritenuto opportuna una presa di posizione da parte del Cremlino.

La quale, ovviamente, non è arrivata. Così come alcuna nota di protesta è stata inoltrata dal governo ucraino, sempre più dipendente sul piano politico ed economico dal vicino russo.

Matteo Cazzulani

Nessun commento:

Posta un commento