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mercoledì 28 luglio 2010

UCRAINA: IL GOVERNO NON SA COME UTILIZZARE IL PRESTITO


FOTO UNIAN. Azarov e Tihipko, premier e vice premier, danno due versioni contrastanti sull'utilizzo del prestito del Fondo Monetario Internazionale, pari a 15,15 miliardi di dollari. L'opposizione all'attacco: finanzieranno i soliti oligarchi e l'oscura compagnia energetica RosUkrEnergo.

Tutto come previsto. Il Fondo Monetario Internazionale ha concesso all'Ucraina un prestito di 15,15 miliardi di Dollari. Cruciale per convincere l'ente americano all'ingente esborso, l'impopolare decisione di incrementare del 50% la bolletta del gas per la popolazione a partire dal primo agosto, comunicata dal governo Azarov soltanto pochi giorni fa.

L'FMI ha confermato l'erogazione immediata della prima tranche, pari a 1,9 miliardi di dollari. Il resto, sarà concesso in rate periodiche per un periodo di circa due anni e sei mesi. Secondo quanto comunicato dal Consiglio Esecutivo, quando a Washington era sera, ed Ucraina le 3 del mattino di giovedì, 29 luglio, il finanziamento deve essere funzionale al raggiungimento della stabilità economica, alla riforma delle pensioni, delle strutture dell'amministrazione e del sistema di contribuzione. Nessun aiuto, invece, per quanto riguarda l'acquisto di gas. Che, su esplicito consiglio, deve essere affrontato mediante manovre interne al bilancio di Kyiv, come, per l'appunto, l'aumento della bolletta.

"Sono necessarie riforme - riporta la nota del FMI - per rafforzare l'indipendenza e la responsabilità della Banca Nazionale Ucraina. La ricapitalizzazione di alcune banche, ed il rafforzamento degli istituti di controllo del mercato, sono misure necessarie per la stabilità finanziaria del Paese, per battere i problemi appena creatisi e permettere un rinnovo dell'intero tessuto economico. Qualora Kyiv seguirà le nostre direttive, riuscirà ad aumentare la fiducia nel mercato, innalzare il tasso di crescita, facilitare l'accesso di nuovi capitali nel proprio mercato, ed incrementare la macroeconomia".

Malgrado le direttive del FMI, il governo ha già le idee chiare su come utilizzare il prestito. Anzi, ha addirittura due piani di azione, tra essi contrastanti, elaborati, e supportati con forza dalle due principali personalità del Consiglio dei Ministri. Il premier, Mykola Azarov, dopo avere ringraziato l'organizzazione internazionale per la fiducia, ha promesso riforme immediate secondo quanto indicato dalla direttiva. Tuttavia, ha sottolineato che per l'Ucraina è necessario utilizzare il finanziamento per coprire i debiti contratti dal colosso energetico nazionale Naftohaz con il monopolista russo Gazprom e con RosUkrEnergo: "misteriosa" compagnia, registrata in Svizzera, controllata al 50% da una affiliata di Gazprom - RosGasAg - e all’altro 50% dalla elvetica Centralgas Holding, agente per conto dei due oligarchi ucraini, Ivan Fursyn e Dmytro Firtash. Da questo ente energetico, Naftohaz è stata obbligata prima ad acquistare gas turkmeno, poi ad interagire come intermediario nelle trattative con il Cremlino, fino al novembre del 2009.

"Posso assicurare Washington - ha dichiarato - che tutte le riforme richieste saranno approntate. E, d'altro canto, posso assicurare che il Paese è in una situazione migliore dal punto di vista economico rispetto a solo pochi mesi fa. La stabilità economica è un obiettivo che dobbiamo raggiungere. Ed il 2010 sarà l'anno in cui usciremo definitivamente dalla crisi. Per questa ragione, il governo ha deciso di utilizzare i 15,15 miliardi di dollari per ripianare i debiti di Naftohaz. E, successivamente, del bilancio statale. Il deficit del budget sarà tagliato del del 3,5 nel 2011, del 2,5% nel 2012. Nel 2015 sarà inferiore al 35% del nostro PIL".

Totalmente differente, invece, la concezione del vice premier con delega agli affari energetici, Serhij Tihipko. Secondo l'autore effettivo delle trattative con Washington, l'80% dei 15,15 miliardi di dollari deve finire in riserve valutarie, mentre il 20% può essere impiegato per coprire il deficit del bilancio, in particolare per ripianare l'oneroso debito contratto con la banca russa VTB.

"Della primissima tranche - ha dichiarato Tihipko - abbiamo estremo bisogno nell'immediato. Parte di essa sarà impiegata per pareggiare il bilancio. Per quanto riguarda l'utilizzo complessivo del finanziamento, la maggior parte sarà destinato ad accrescere le nostre riserve auree, per fronteggiare future emergenze e raggiungere in tempi stretti una certa stabilità. Con il rimanente, cercheremo di estinguere i debiti contratti con banche ed altri enti.

L'ottimismo del governo è controbilanciato dal pragmatismo dell'Opposizione Democratica, scettica sul reale saggio utilizzo del finanziamento e, sopratutto, preoccupata dal suo possibile impiego per finanziare quelle società di oscura proprietà che già in passato hanno recato danni all'economia del Paese. Il parlamentare del Blocco Tymoshenko, Oleh Ljashko, ha posto l'accento sul disaccordo tra Azarov e Tihipko, sottolineando come sia tutta una montatura per mascherare la reale intenzione del governo di finanziare RosUkrEnergo, e di continuare a condurre una politica autoritaria, fatta, persino, di arresti politici.

Nello specifico, Ljashko ha fatto riferimento alla decisione dell'arbitrato di Stoccolma di circa un mese fa: Naftohaz è stata obbligata a versare 5,5 miliardi di dollari e restituire 12 miliardi di metri cubi di gas che, stando alla decisione, tuttavia priva di prove certe, sarebbero stati rubati all'intermediario elvetico. L'ennesimo capitolo della guerra del gas, che in Ucraina ha avuto risvolti politici. Una serie di consiglieri del leader dell'opposizione democratica, Julija Tymoshenko, sono stati arrestati e condannati per coinvolgimento nella - non provata - truffa ai danni di RosUkrEnergo. A finire dietro le sbarre, l'ex capo del controllo statale di frontiera, Anatolij Makarenko, l'ex vice capo di Naftohaz, Ihor Didenko, l'ex vice direttore della dogana energetica regionale, Taras Shepit'ko, e la vice direttrice del settore privatizzazioni dello stato, Tetjana Hrycun.

"La decisione dell'arbitrato - ha dichiarato il deputato del BJuT - è scandalosa, in quanto basata su un preciso piano messo a punto da Firtash e Bojko [l'ex ministro dell'energia, n.d.a.] per sottrarre risorse statali, chiedere l'aiuto della comunità internazionale, e discreditare il precedente governo. Dubito che il finanziamento sarà utilizzato secondo quanto indicato dalla nota del FMI. La prima ad essere "ripianata" sarà RosUkrEnergo".

Trame politiche a parte, la trattativa tra Kyiv ed il Fondo Monetario Internazionale non concerne solamente prestiti liquidi, ma anche il varo di un nuovo piano di collaborazione. All'inizio del mese di luglio, il presidente Viktor Janukovych ha inoltrato esplicita richiesta per cancellare quello attuale, in vigore dal 2008, negoziato dal precedente governo Tymoshenko e dall'amministrazione Jushchenko. Una prospettiva che, secondo il pensiero del deputato del Partija Rehioniv, Mykhajlo Chechetov, porterà vantaggi per ambo le parti. "L'FMI potrà contare su un partner solido. E noi otterremo prestiti con maggiore facilità".

Ottimismo stroncato, dal momento in cui, a margine della concessione del prestito, il Fondo Monetario Internazionale ha confermato il perdurare del piano di collaborazione già in atto fino alla sua naturale scadenza, tra due anni e mezzo. Una decisione logica, dal momento in cui, come illustrato dall'esperta dell'Istituto di Ricerche Economiche e Consulenze Politiche, Oleksandra Betlij, l'FMI aspetta un riscontro dal governo di Kyiv, che può dimostrare la propria serietà solamente seguendo alla lettera le direttive emanate da Washington, ed approntando quelle riforme che il finanziamento mira proprio ad incentivare.

"Gran parte del prestito - ha evidenziato - sarà utilizzato non per le riforme, ma per ripianare debiti contratti con società estere, sopratutto russe. E' una prospettiva preoccupante, che certamente non aiuta il governo a mettersi in buona luce, a sperare in un prossimo finanziamento, e a convicere il FMI a rivedere il piano di collaborazione. L'FMI teme che l'Ucraina ripiani il debito pregresso, e ne accenda uno nuovo".

Lecito ricordare che il piano di collaborazione del 2008 ha consentito all'Ucraina di godere di un prestito di 11 miliardi di dollari, impiegati dal governo Tymoshenko per limitare i danni della crisi economica, che in Ucraina, più che altrove, ha colpito davvero duro. Ciò nonostante, giudicando negativamente la politica economica del Paese, lo scorso ottobre l'FMI ha negato l'erogazione dell'ultima rata del finanziamento, congelandola fino ad una nuova rinegoziazione.

Matteo Cazzulani

1 commento:

  1. Siete alla ricerca di prestito, per sia rilanciare le vostre attività, sia per la realizzazione di un progetto, sia per comperarvi un appartamento; ma purtroppo la banca li pone a condizioni di cui siete incapaci di soddisfare. Sapete che c'è una signora del nome della signora Janet che mi ha assegnato un prestito di 20000€ affinché possa coprire i miei debiti. Allora che siete nelle necessità vorrete appena contattate signora Janet per più ampie informazioni.
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