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venerdì 5 marzo 2010

JANUKOVYCH A MOSCA: ANCHE L'UCRAINA PENSA AI RIGASSIFICATORI?

Lo sconto sul prezzo dl gas russo al centro dei colloqui tra Putin, Medvedev e Janukovych. L'Ucraina punta a rivedere i precedenti accordi, anche a costo di cedere i propri gasdotti a Mosca.

Nella giornata di venerdì 5 marzo il presidente Janukovych si reca a Mosca per la seconda visita ufficiale all'estero dal suo insediamento. Una delle principali motivazioni è il tentativo di abbassare il prezzo del gas che Kyiv importa dalla Federazione Russa, attualmente fissato a 305 dollari per metro cubo.

Tale tariffa è frutto dell'accordo trovato lo scorso autunno con Putin dall'allora premier Julija Tymoshenko, che assieme al rinnovo delle forniture per il rigido inverno ucraino riuscì ad ottenere come contropartita la cancellazione della clausola "prendi o paga" in base alla quale Naftohaz (monopolista ucraino del gas) era costretta ad importare - e pagare - un'ingente quantità di oro blu da Gazprom (colosso russo) ben superiore al proprio fabbisogno.

L'intenzione di Janukovych è quella di rivedere gli accordi in vigore per abbassare il costo di importazione a 205 dollari per metro cubo, offrendo in cambio il permesso ai i russi di entrare in possesso di parte del sistema di distribuzione interno al mercato ucraino. In sostanza: quote di proprietà dei gasdotti.

La mossa di Janukovych sarebbe devastante per l'Ucraina, che così dipenderebbe ancor più strettamente dal vicino russo.

Inoltre, il quotidiano russo Kommersant" ha informato dell'intenzione del neo eletto presidente ucraino di chiedere a Mosca l'interruzione del progetto di costruzione del Southstream: gasdotto che, transitando sul fondo del Mar Nero, deve collegare direttamente la Federazione Russa alla Grecia e all'Europa Occidentale per bypassare quei paesi politicamente ostili come l'Ucraina e la Polonia. Anche per questo obiettivo Janukovych sarebbe disposto a cedere quote di proprietà delle infrastrutture energetiche ucraine a Gazprom, nonché a proporre la costituzione di un'unica compagnia per l'esportazione di oro blu compartecipata da Mosca, Kyiv e Bruxelles.

Sempre stando al Kommersant" qualora Janukovych non riuscisse ad ottenere tale sconto, avrebbe pronta una seconda soluzione: la costruzione di rigassificatori. Kyiv potrebbe contare sul gas liquido proveniente da Qatar, Algeria (con cui la Tymoshenko ha stretto già un accordo lo scorso gennaio), Olanda e Belgio: Paesi che lo esportano al prezzo medio di 175-178 dollari per metro cubo, che Naftohaz acquisterebbe in grande quantità per poi rigassificarlo e riesportarne il surplus ad Ungheria e Polonia a prezzi più convenienti rispetto a quelli applicati oggi a Budapest e Varsavia da Gazprom.

Il piano è tanto ambizioso quanto pericoloso: sfidare Mosca potrebbe rivelarsi nocivo per l'amministrazione Janukovych, che pure ha goduto - e gode - dell'appoggio silenzioso delle autorità russe nel corso dell'ultima campagna elettorale. Tuttavia, tale voce è stata confermata anche dal capo del centro studi statunitense East European Gas Analysis Michael Korchemkin, secondo cui la concorrenza ucraina potrebbe arrivare a sottrarre a Gazprom dai 10 ai 12 miliardi di dollari di ricavo.

Ciò nonostante, il prezzo politico che l'Ucraina pagherebbe sarebbe altissimo: il possesso russo di parte dei gasdotti ucraini significherebbe l'ingresso di Gazprom nel sistema energetico del paese, e di conseguenza la sua dipendenza da Mosca. Che dal piano energetico facilmente si espanderebbe anche a quello politico. Il passo è breve: lo dimostra quanto accaduto sotto le amministrazioni Kravchuk e Kuchma.

Per questa ragione determinata è stata la reazione del primo ministro ad interim Oleksandr Turchynov, che ha bollato l'idea di consentire l'afflusso di capitali russi come "anti patriottica" e mirata a favorire gli interessi dei clan di oligarghi dell'est del Paese che col Cremlino sono legati da comuni affari più o meno leciti. Nonché, come spiegato, altamente rischiosa per l'indipendenza politico-energetica dell'Ucraina.

Lecito ricordare che Janukovych ha in programma un incontro con il presidente della Federazione Russa Medvedev nella mattinata, e nel pomeriggio uno con il primo ministro Vladimir Putin.

Matteo Cazzulani

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