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martedì 9 marzo 2010

LA TYMOSHENKO BATTEZZA L'OPPOSIZIONE DEI PATRIOTI DEMOCRATICI UCRAINI. NEL SEGNO DI SHEVCHENKO .


Sotto la statua del Poeta Nazionale ucraino Taras Shevchenko la Lady di Ferro Ucraina compatta l'opposizione. Alla Rada "banditismo politico" del partito di Janukovych.

Fredda mattinata a Kyiv. Ciò nonostante alla chiamata della Lady di Ferro ucraina hanno risposto in molti: 5 mila secondo le stime ufficiali. Sono militanti e simpatizzanti non solo del Blocco Tymoshenko, ma anche del partito liberale Reformy i Porjadok, del Narodnyj Ruch, del partito Cristiano-Democratico e di Narodna Samooborona che finora hanno fatto parte dello stesso gruppo parlamentare di Nasha Ukrajina (il partito di Jushchenko, pronto all'accordo con Janukovych). I loro leader Jurij Karamzin, Borys Tarasjuk e Jurij Lucenko presenziano accanto alla stessa Tymoshenko, che non hanno mai abbandonato. Insieme, determinati a continuare la battaglia per i valori del Majdan dagli scranni dell'opposizione.

A tenere il discorso principale è ovviamente la Lady di Ferro Ucraina, che invita alla creazione di una forte opposizione, compatta e composta da tutte quelle forze democratiche che non vogliono accordarsi con Janukovych pur di restare al potere.

"Vorrei che insieme firmassimo una risoluzione comune che dichiari che in parlamento non tutti sono pronti a correre dietro a poltrone e denaro. Una risoluzione per l'unità di tutte quelle forze politiche e organizzazioni civiche oneste e coerenti, le quali dicano con una voce sola: basta coi tradimenti, basta con i comportamenti contrari al benessere dell'Ucraina" ha dichiarato.

La Tymoshenko sottolinea l'importanza dell'evento quale vero e proprio atto costitutivo dell'alternativa al potere del Partija Rehioniv, che si appresta a varare una nuova maggioranza con comunisti, Blocco Lytvyn e parlamentari fedeli all'ex presidente Jushchenko.

"Vi chiedo di considerare la data odierna come il giorno della promessa reciproca secondo la quale insieme, fermamente e fortemente ci opporremo a tutto ciò che è antiucraino. Insieme, fermamente e fortemente procederemo insieme e uniremo tutte le persone di buona volontà" ha esclamato.

La Lady di ferro ucraina ha continuato attaccando direttamente il neo eletto presidente. "Un'amministrazione che sale al potere in maniera così disonesta non durerà a lungo" ha dichiarato alludendo ai brogli che il Partija Rehioniv avrebbe compiuto nelle regioni orientali, dove alle scorse presidenziali un'alta affluenza sospetta ha votato compatta in favore di Janukovych.

Julija Tymoshenko ha ricordato l'importanza della figura di Taras Shevchenko, cantore di un'Ucraina alla quale rimase sempre fedele lungo tutta la sua esistenza "a differenza di Janukovych e del suo entourage che vede l'Ucraina come un mezzo per realizzare i propri interessi privati. Sono mortificata dal fatto che Janukovych si recherà a Kaniv [località in cui si trova la tomba del Poeta Nazionale ucraino, n.d.a.] mentre ogni sua decisione, ogni sua parola, ogni suo pensiero è contro l'Ucraina e contro ogni ucraino".

Terminato il discorso, la piazza reagisce con sgomento alle notizie provenienti dalla Rada riunita in sessione plenaria: 235 deputati - tutti quelli del Partija Rehioniv, del Blocco Lytvyn, i comunisti, 3 indipendenti e alcuni di Nasha Ukrajina e del Blocco Tymoshenko - hanno confermato in seconda lettura il cambiamento dell'articolo 61 della Costituzione, secondo il quale le coalizioni di governo non sono più formate dai gruppi parlamentari, bensì dai singoli deputati, anche dagli indipendenti, consentendo così al partito di Janukovych di recuperare i numeri necessari per instaurare una propria maggioranza.

In aula scoppia la bagarre. Il parlamentare di Nasha Ukrajina Roman Zvarych propone di "pubblicare i nomi di quei traditori che contrariamente alla volontà del proprio gruppo parlamentare e dei propri elettori passano da una coalizione di governo all'altra", e definisce la votazione appena conclusasi "un atto di banditismo politico" del Partija Rehioniv, in quanto mirante alla manipolazione della Costituzione a proprio vantaggio.

In virtù di ciò, anche alcuni parlamentari di Nasha Ukrajina hanno dichiarato l'intenzione di rigettare la modifica alla Corte Costituzionale. Simile iniziativa è stata annunciata dal Blocco Tymoshenko già venerdì 5 marzo per conto del capogruppo alla Rada Ivan Kyrylenko.

Qualora tale ricorso fosse inoltrato, Janukovych dovrebbe aspettare il pronunciamento della Corte per rendere effettive le modifiche con la sua firma, comportando così lo slittamento del varo della nuova maggioranza.

Matteo Cazzulani

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