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sabato 25 luglio 2009

MOSCA: ARRESTATO L’ORGANIZZATORE DEL COMIZIO IN ONORE DELLA ESTEMIROVA

Mentre a Milano mercoledì 22 luglio un centinaio di persone ha potuto riunirsi per rendere omaggio a Natal’ja Estemirova, in Russia il giorno successivo la milicija è intervenuta per sospendere una simile dimostrazione pubblica, arrestandone l’organizzatore.

Alla veglia pubblica in suffragio di Natal’ja Estemirova organizzata da Viktor Sotirko di Memorial – l’organizzazione per la quale la giornalista/attivista dei diritti umani lavorava – per giovedì 23 luglio (nove giorni dopo la sua morte, concordemente con la tradizione ortodossa) hanno preso parte circa 150 persone. Ubicazione designata per l’evento, la centralissima Piazza Puškin, uno dei luoghi più caratteristici della capitale russa.

Non appena la milicija si è resa conto dell’alto numero dei partecipanti – troppi rispetto a quanto previsto dalle autorità cittadine – è intervenuta per disperdere la folla, arrestando l’organizzatore dell’iniziativa con l’accusa di turbamento della quiete pubblica. Secondo l’agenzia Reuters, ora Sotirko rischierebbe una condanna di minimo due settimane di detenzione.

Successivamente, molti dei manifestanti dispersi dalle forze di polizia si sono riuniti nella sede moscovita di Memorial. Qui, la direttrice del Gruppo Moscovita di Helsinki – la più antica organizzazione non governativa russa – Ljudmila Alekseeva ha reso omaggio alla Estemirova con un lungo discorso caratterizzato da una forte emozione e da una chiara visione storica della situazione caucasica. “La paura in cui sono precipitati le donne e gli uomini in Cecenia è così profonda come ai tempi di Stalin, quando le persone temevano il dialogo con qualsiasi altra persona, persino con i propri parenti e vicini di casa. E’ contro questa disperata situazione che Natal’ja Estemirova ha lottato con passione ed energia, fino a quando non è stata giustiziata”.

Dinnanzi all’impossibilità anche solo di ricordare una figura scomoda alle autorità russe, viene spontaneo riflettere sull’enorme, abissale differenza che intercorre tra una Russia illiberale ed un’Italia che, seppur con tutti i difetti a tutti noti, in quanto Paese democratico ed occidentale garantisce il sacrosanto diritto alla libera espressione e manifestazione. Rendendo così possibili iniziative come la veglia pubblica in memoria della Estemirova organizzata lo scorso 22 luglio dall’Associazione “AnnaViva” a Milano in Piazza della Scala, alla quale hanno partecipato un centinaio di liberi cittadini e diverse personalità politiche locali di ambo gli schieramenti.
Matteo Cazzulani

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