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venerdì 3 luglio 2009

PATRIOT IN POLONIA IL GIALLO CONTINUA

Sull’installazione dei missili patriot in Polonia (riportata nel precedente articolo I Patriot in Polonia nonostante lo scudo) si sta assistendo nelle ultime ore ad una vera e propria incomprensione fra le due compagini. Fonti da Washington hanno dichiarato che saranno dispiegati solamente armamenti privi di testata per scopi puramente esercitativi. Il Ministero della Difesa di Varsavia nega, ma il premier Donald Tusk richiede ulteriori chiarimenti al dicastero in questione e a quello degli Affari Esteri.

Difatti, il Pentagono, per bocca di Elizabeth Hibner, ha dichiarato di “non poter confermare i termini riportati dal viceministro della difesa polacco Komorowski nell’intervista rilasciata al Financial Times”, aggiungendo che “nei prossimi mesi la nuova amministrazione Obama ha intenzione di stringere nuovi accordi di cooperazione militare con Varsavia. Solo successivamente potrà essere stabilita la data di installazione dell’impianto missilistico nella base di Słupsk”. A conferma di ciò, le dichiarazioni del maggiore Jimmie Cummings, secondo cui “le nuove consultazioni manterranno il medesimo spirito di intesa e collaborazione di quelle intercorse lo scorso agosto con la precedente amministrazione Bush”.

L’affaire si complica ulteriormente in seguito alle successive dichiarazioni della Hibner: i patriot saranno installati in Polonia “solamente per scopi esercitativi legati ad all’addestramento dell’esercito polacco”. Per questa ragione, “a Słupsk saranno dispiegati solamente missili inermi ed inoperativi”. Ad esempio, si potrà “paralizzarne il sistema di armamento interno, di modo da non permetterne nemmeno l’accensione”, come illustrato alla PAP da Rick Lehner dell’Agenzia di Difesa Missilistica del Pentagono (MDA).

Tali notizie, però, non sono state confermate dal Ministero della Difesa di Varsavia. In una dichiarazione ufficiale, Robert Rochowicz (esponente del ministero) ha indicato che “i dettagli dell’accordo sono già stati discussi e sottoscritti lo scorso agosto”, de facto non confermando l’installazione di patriot privi di testata. Ed aggiungendo che “la Polonia riceverà missili operativi, che saranno installati sul suo territorio non appena i costi del loro acquisto (circa 4 miliardi di dollari per batteria) saranno saldati”.

Nel corso di un’intervista rilasciata alla televisione TVN 24, il ministro della difesa Stanisław Komorowski ha replicato di non comprendere “come patriot inoperativi potrebbero rafforzare l’esercito polacco ed il suo apparato di difesa antiaerea”. D’altro canto, ha ammesso che in sede di colloqui estivi era stata concordata da ambo le parti la dislocazione dei missili per scopi di addestramento, “affinché i nostri soldati [polacchi, n.d.a.] imparassero ad adoperarli e a curarsi della loro manutenzione”.

Nella vicenda è intervenuto persino il premier Donald Tusk, secondo cui “qualora il progetto dello scudo antimissilistico fosse sospeso o rinviato per qualsiasi motivazione e la Polonia ottenesse comunque i patriot, sarebbe un chiaro vantaggio”. Al contrario, “occorrerebbe una riflessione più approfondita qualora ricevessimo missili privi di testata per scopi esercitativi, da completare in un secondo momento con installazioni militari supplementari”. Per risolvere al meglio la questione, il primo ministro ha richiesto chiarimenti ai ministri degli esteri e della difesa.

L’unica informazione certa che traspare tra le pieghe di questo giallo diplomatico riguarda il fatto che i patriot saranno comunque installati in Polonia. A prescindere dalla realizzazione o meno dello scudo antimissilistico che, come già riportato nel precedente articolo sopra citato, dovrebbe essere costituito anche da una postazione radar in Repubblica Ceca.

Secondo gli accordi stretti lo scorso agosto tra il Ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski e l’allora segretario di stato americano Condoleeza Rice, la batteria di missili dovrà essere installata in Polonia a gratis entro il 2012 per un periodo di qualche mese. Dopodichè, Varsavia potrà riscattarne la proprietà acquistandola in maniera definitiva.
Matteo Cazzulani

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