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sabato 20 febbraio 2010

UCRAINA, FORSE LA SVOLTA: LA CORTE RICONOSCE LA VITTORIA DI JANUKOVYCH

Nella mattinata di sabato 20 febbraio Julija Tymoshenko ha ritirato il ricorso contro le presunte falsificazioni nell'est del paese, insoddisfatta del lavoro dei giudici. Poche ore più tardi la Corte ha riconosciuto la vittoria di Janukovych già proclamata dalla Commissione Elettorale Centrale. Anche Jushchenko incorona il nuovo presidente eletto.

Alla fine la decisione è stata presa: alle ore 18 locali il Tribunale Amministrativo ha riconosciuto la validità dei dati emessi dalla Commissione Elettorale che danno la vittoria a Viktor Janukovych nel secondo turno delle elezioni presidenziali del 7 febbraio 2010.

Il preludio già nella mattinata: Julija Tymoshenko ha ritirato il ricorso depositato presso il Tribunale Amministrativo contro i risultati elettorali nelle regioni orientali del paese, dove Janukovych ha ottenuto il pieno di voti con un'afflunenza altissima che desta sospetto.

"Non vediamo il senso del perché continuare il procedimento presso una Corte che rifiuta formalmente le nostre prove. Ritiriamo il nostro ricorso" ha dichiarato una Lady di Ferro infuriata. E a ragione. Oggetto della rabbia, la decisione del Tribunale di non ascoltare la deposizione di alcuni testimoni dei brogli perpetrati da membri del Partija Rehioniv.

La Corte si è comunque riunita per decidere a porte chiuse come da prassi. Dopo cinque ore il Procuratore generale Oleksandr Nechytajlo ha espresso "soddisfazione per la decisione della Tymoshenko", ma nel contempo ha rigettato ogni accusa dal momento in cui "l'ammissione di altri testimoni non è prevista dal regolamento".

Dunque si spiana la strada per l'insediamento del nuovo presidente, prevista per il prossimo 25 febbraio. Nella mattinata al leader del Partija Rehioniv sono pervenute le congratulazioni ufficiali del presidente uscente, Viktor Jushchenko, il quale lo ha invitato a "rappresentare il Paese nella sua unità, est e ovest insieme".

Lecito ricordare che come primo atto della sua presidenza Janukovych ha promesso di destituire la Tymoshenko da premier per instaurare un governo concorde con la sua visione politica.
I lavori per una nuova coalizione sono iniziati non senza difficoltà: lo speaker del Parlamento Volodymyr Lytvyn ha fissato per la prossima settimana il limite per presentare le 226 firme dei deputati necessarie per la creazione di una nuova coalizione. Tra le ipotesi, una possibile alleanza tra il Partija Rehioniv del neoeletto presidente Janukovych e Nasha Ukrajina di Jushchenko, ancora una volta pronto ad accordarsi col vecchio avversario dei tempi della rivoluzione arancione.

Esclusa la possibilità di coalizione tra il Partija Rehioniv e il Blocco Tymoshenko: la Lady di Ferro ucraina non intende tradire gli ideali del Majdan per i quali ha combattuto l'ennesima sua battaglia. E che promette di continuare a difendere in futuro, anche dall'opposizione.

Matteo Cazzulani

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