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sabato 27 febbraio 2010
TYMOSHENKO: ECCO LE PROVE DELLE FALSIFICAZIONI DEL VOTO
A due giorni dall'insediamento di Viktor Janukovych, quarto presidente dell'Ucraina, la Lady di Ferro ucraina continua nella sua battaglia, pubblicando le prove delle falsificazioni del voto in suo possesso.
Sul sito personale di Julija Tymoshenko (www.tymoshenko.ua), la candidata alla presidenza dell'Ucraina ha pubbblicato parte dei materiali in suo possesso presentanti al Tribunale amministrativo come prove delle falsificazioni del voto presidenziale.
"Abbiamo deciso di rendere noti alcuni materiali di uno dei 9 fascicoli di prove presentate presso la Corte Amministrativa che non sono stati mostrati al pubblico a causa della decisione di sospendere la diretta tv della seduta". Così riporta il comunicato ufficiale del Blocco Tymoshenko.
Le prove in questione riguardano Dnipropetrovs'k, una delle città sospettate di brogli assieme a Donec'k e Luhans'k - tutte nell'est del Paese dove Janukovych ha ottenuto il pieno di voti con un'altissima affluenza che desta sospetti. "Fatti che testimoniano una tendenza comune ad altre regioni del Paese" cita il comunicato.
Il principale strumento di falsificazione riguarderebbe i registri degli iscritti al voto, in cui sarebbero state inserite colonne "bianche" o contenenti nomi fittizi di elettori inesistenti o defunti al posto dei quali cittadini corrotti avrebbero votato secondo precise istruzioni precedentemente fornite loro dai membri dello staff di Janukovych. Responsabile legale di questi registri è il presidente, dunque l'allora in carica Viktor Jushchenko - che ha contrastato la Lady di Ferro ucraina in ogni modo possibile, favorendo l'ex rivale dei tempi della rivoluzione arancione Viktor Janukovych.
"Sui mezzi di trasporto pubblico il giorno delle elezioni veniva proposto ai viaggiatori il voto a Janukovych, incentivandolo con la promessa di pagamento secondo un tariffario non indifferente. Una compravendita del voto che infrange le regole del corretto svolgimento delle consultazioni elettorali" denuncia il comunicato.
Non solo accurate descrizioni. Sul sito sono pubblicati documenti, foto e filmati di testimoni che confermano le accuse.
"I rappresentanti di lista e gli osservatori del Blocco Tymoshenko hanno registrato e segnalato tali infrazioni". Ma né la CommissioneElettorale Centrale, né il Tribunale amministrativo si sarebbero curati di analizzarle. "Dal momento in cui lo svolgimento corretto delle elezioni non è stato accurato, così come tutte le prove e tutti i documenti che possono determinare la correttezza o meno delle operazioni di voto, non potremo mai affermare che la volontà del popolo è stata rispettata e che il capo dello stato è stato insediato legittimamente" riporta il testo.
Julija Tymoshenko continua dunque la sua battaglia, determinata a smascherare un voto scorretto e a fare giustizia nel Paese per rispettare il volere dei cittadini ucraini. Lecito ricordare che lo scorso 16 febbraio la Lady di Ferro ucraina ha inoltrato ricorso sulla validità dei dati elettorali presso il Tribunale Amministrativo, per poi ritirarlo quattro giorni più tardi a causa del rifiuto della Corte di analizzare le prove del Blocco Tymoshenko e di confermare la diretta video delle sedute, precedentemente concordata.
Così il nuovo presidente Janukovych si è insediato nella giornata di giovedì 25 febbraio. I suoi primi impegni: una visita ai vertici dell'Unione Europea a Bruxelles il prossimo lunedì primo marzo, e un summit a Mosca con Medvedev e Putin due giorni più tardi per trattare il rinnovo delle forniture del gas russo.
Matteo Cazzulani
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