La Lady di Ferro ucraina deposita ricorso sui risultati elettorali nelle regioni orientali e la Corte Costituzionale sospende il verdetto della Commissione. Sempre più probabile una coalizione in parlamento tra Janukovych, Jushchenko e Lytvyn. Tihipko - terzo al primo turno delle presidenziali - crea il suo gruppo.
Julija Tymoshenko ancora una volta ha mantenuto la parola data, questa volta non con gli elettori, bensì con i suoi avversari.
Infatti, nella giornata di martedì 16 febbraio ha depositato ricorso sui risultati elettorali del secondo turno nele regioni di Donec'k e Luhans'k (estremo est del Paese), dove il rivale Janukovych - riconosciuto vincitore in elezioni "democraticamentente impeccabili" dagli osservatori internazionali - ha raccolto percentuali bulgare con un'affluenza alta, che desta sospetti. "Il voto può essere tato falsato fino ad un margine dell'8%. Con persone che hanno espresso la propria volta più volte in diversi seggi" ha dichiarato lo stato maggiore del Blocco Tymoshenko.
In paticolare, La Lady di Ferro Ucraina si è appellata all'organizzazione di un "terzo turno presidenziale" che ricorda l'epopea di cinque ani prima, quando la pacifica rivoluzione arncione costrinse Janukovych alla nuova tornata elettorale contro Jushchenko dopo i casi di falsificazione compiuti dal suo staff ovunque nel Paese.
Tuttavia, ora la situazione è più difficile per Julija: contro di lei il parere positivo della Comunità internazionale, che si sta complimentando con il neoeletto presidente Janukovych. Pochi giorni fa è stato il turno di Barack Obama.
Il Tribunale Costituzionale ha accolto il ricorso dela Tymoshenko - presentatasi con due casse piene fino all'orlo di verbali, cd e nastri contenenti le prove dei brogli dell'est su cui chiede di indagare - ed ha fissato per il 18 febbraio l'inizio del procedimento, che sarà trasmesso in diretta dalla televisione nazionale.
Il verdetto della Commissione Elettorale Centrale è stato sospeso fino alla fine del procedimento. Tuttavia, a Kyiv sono tutti convinti che la programmata cerimonia di insediamento del leader del Partija Rehioniv in programma per il 25 febbraio avrà luogo: poche sarebbero le speranza per la Tymoshenko di ottenere il "terzo turno".
Nel frattempo, continuano le manovre in parlamento per la creazione di una nuova maggioranza blu conorde con la nuova amministrazione.
La giornata di mercoledì 17 febbraio nelle sale del parlmento è stata un continuo andirivieni di riunioni, prove di accordo e votazioni: le ultime indicazioni darebbero come molto probabile una coalizione ampia attorno al Partija Rehioniv con comunisti, i centristi del Blocco Lytvyn e Nasha Ukrajina - il partito dell'ex presidente Jushchenko.
Anche in questo campo la Tymoshenko non si arrende. Poco prima di depositare il ricorso presso il Tribunale Costituzionale si è recata nella sede della riunione degli ex alleati di Nasha Ukrajina, ammonendoli del rischio d riconsegnare l'Ucraina nelle mani degli oligarchi ell'est del Paese qualora non si fosse ritentato il mantenimento di una coalizione democratica con il suo gruppo parlamentare.
La proposta della Lady di Ferro ucraina è però difficile da essere realizzata. Ad abbandonarla sarebbe anche l'aleato Volodymyr Lytvyn con i suoi 19 parlamentari.
Secondo quanto dichiarato dal deputato di Naha Ukrajina Taras Stec'kiv, nella giornata di mercoledì 17 febbraio il Partija Rehioniv gli avrebbe promesso la riconferma al ruolo di speaker della Rada (presidente del Parlamento)in cambio dei suoi voti. A conferma di questa indiscrezione, il comportamento dello steso Lytvyn, che solo poche ore prima in aula ha fissato in 10 giorni il termine massimo per presentare le 226 firme necessarie per la creazione della nuova coalizione.
A proposito di manovre parlamentari, come promesso si è mosso Serhij Tihipko.
Il terzo classificato del primo turno presidenziale con il 13% del voto degli ucraini - un vero e proprio successo - ha dichiarato la volontà di creare un suo gruppo parlmentare alla Rada - dove non è eletto - attingendo da parlamentari indipendenti pronti ad entrare nel suo partito Sylna Ukrajina. Già ha ricevuto l'adesione dell'ex Partija Rehioniv Taras Chornovil e del parlamentare di Nasha Ukrajina Oleksandr Tret'jakov.
Accanto al nuovo gruppo parlamentare, nato perché "E' chiaro a tutti come va a finire quando i due partiti maggiori rappresentano gli interessi differenti del premier e del presidente" [sottolineando le precedenti situazioni in cui il presidente Jushchenko spinse il suo partito Nasha Ukrajina a contrastare dapprima il BJuT, poi il Partija Rehioniv, e poi ancora il partito dela Lady di Ferro ucraina, n.d.r.] Tihipko ha dichiarato di voler rafforzare la cooperazione con gli altri due candidati minori alle presidenziali Anatolij Hrycenko e Arsenij Jacenjuk.
Costui, con un comunicato del suo "Front Zmin" ha dichiarato l'intenzione di "prendere parte alle prossime elezioni amministrative" in programma con tutta probabilità nel mese di maggio.
Matteo Cazzulani
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E' USCITO IL MIO LIBRO "LA DEMOCRAZIA ARANCIONE. STORIA DELL'UCRAINA DALL'INDIPENDENZA ALLE PRESIDENZIALI 2010", LIBRIBIANCHI EDITORE. Parte dei proventi finanzia l'Associazione AnnaViva.
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