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venerdì 18 giugno 2010

Presidenziali in Polonia. Cala il sipario di una commedia mai recitata

In Polonia e una noia mortale. Nemmeno l'ultimo giorno di campagna
elettorale ha regalato qualche spunto di polemica che rianimasse un
confronto politico ridotto ai minimi termini.

La campagna presidenziale polacca, la prima, e, si spera, l'unica dopo
la strage di smolensk, in occasione della quale ha perso la vita, tra
le altre cariche dello stato, il presidente, Lech Kaczyński, si avvia
al suo primo atto nel piu totale anonimato. A contendersi lo scranno
presidenziale sono 8 candidati, di cui 3 certi protagosti e 2
possibili vincitori.

Il favorito e Bronisław Komorowski, liberale, candidato della piattaf
orma civica, soggetto politico, appartenente al partito popolare
europeo, di cui fanno già parte il premier, Donald Tusk, ed il
ministro della difesa, Radosław Sikorski, quest ultimo battuto nelle
primarie interne al partito la scorsa primavera.

Il suo e un programma interamente improntato su principi europei,
presentandosi ai polacchi come il presidente che costruisce la
concordia in ambito continentale, affinché una Polonia più vicina a
Bruxelles di quanto fatto sinora possa dare una mano decisiva alla
piena integrazione interna dell'ue, anche costruendo un rapporto di
dialogo con la russia.

Molto europeista anche sul fronte interno. L'adesione alla moneta
unica e uno dei punti chiave del suo programma, fatto anche di aiuti
alle famiglie ed incentivi all'istruzione.

Principale sfidante e il conservatore Jarosław Kaczyński, fratello
del defunto predecessore, di cui ha ereditato lo stile della campagna
elettorale nelle immagini e nei contenuti: la Polonia e la cosa più
importante, con una foto a tre quarti del volto. Solo il colore e
cambiato. Al blu tories inglesi il leader della destra questa volta ha
preferito un rosso repubblicano, come negli states.

Dal punto di vista contenutistico, la sua e una candidatura in
continuità con l'operato del fratello. Priorità alle prerogative
polacche in Europa e nel mondo, politica dura nei confronti di Mosca,
aiuti, in ambito interno, a contadini e pensionati.

Terzo, senza speranze di vittoria, il social democratico Grzegorz
Napieralski, che si presenta con un programma improntato su laicità,
diritti alle minoranze e proposte ad effetto quali Internet e scuola
gratis per tutti. In ambito estero anche lui parla di imtegrazione ue,
ma pone in primo piano anche l'amicizia con la Russia di Putin e
medvedev e con la Cina.

A rendere vivo il dibattito sono i sondaggi. Secondo le ultime
rilevazioni, effettuate per conto dei due principali media della carta
stampata, Gazeta wyborcza e Rzeczpospolita, la situazione e in
continua evoluzione. Se il primo dei quotidiani certifica la vittoria
al primo turno di Komorowski con il 51% dei consensi, seguito da
Kaczyński al 33%, il secondo preannuncia il ballottaggio, con il
candidato liberale incagliato al 42% e quello conservatore al 31%,
altrettanto basso.

Stando ai due sondaggi, ago della bilancia sarebbe Napieralski, che in
caso di vittoria al primo turno dell'esponente della piattaforma
civica otterrebbe solo il 9%, mentre nella seconda ipotesi godrebbe di
un solido 12%.

Napieralski a parte, a decidere il primo atto di queste presidenziali
sara il fattore emotivo: Kaczyński ha puntato tutto sulla scomparsa
del fratello, ben sapendo che i polacchi spesso votano con lo spiritus
più che con la ratio. Inoltre, sono in molti, anche tra gli elettori
liberali, a ritenere inopportuna la coesistenza tra presidenza e
governo del medesimo colore politico.

In ogni caso, dalla mezzanotte cala il sipario del silenzio
elettorale. E, con esso, una tregua ad un conflitto politico in realtà
mai acceso, e del tutto privo di emozioni.

Matteo Cazzulani

Matteo Cazzulani
Presidente ANNAVIVA
+393493620416 / +48507620325 / +380970872339
matteo.cazzulani@annaviva.com
http://matteocazzulani.blogspot.com

E uscito il mio libro "La Democrazia Arancione. Storia politica
dell'Ucraina dall'Indipendenza alle presidenziali 2010", LibriBianchi
editore. Parte del ricavato finanzia l'Associazione AnnaViva.

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