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giovedì 5 agosto 2010

GUERRA DEL GAS: LA TYMOSHENKO CHIAMA GLI UCRAINI ALLA DIFESA DEGLI INTERESSI NAZIONALI


"Difendi te stesso. Salva l'Ucraina!" Queste la parole con cui la Leader dell'Opposizione Democratica ucraina, Julija Tymoshenko, ha concluso il suo appello alla nazione. Un messaggio, divulgato dal suo ufficio stampa, con cui la Lady di Ferro ucraina da un lato ha commentato la politica energetica del governo Azarov. Dall'altro, ha fornito la sua versione dei fatti sull'affaire RosUkrEnergo, che rischia di costare caro alle casse statali.

Registrata in Svizzera, controllata al 50% da una affiliata del monopolista russo Gazprom - RosGasAg - e all’altro 50% dalla elvetica Centralgas Holding, agente per conto di due oligarchi ucraini, Ivan Fursyn e Dmytro Firtash - RosUkrEnergo ha detenuto il monopolio della vendita di gas turkmeno - meno caro di quello russo, altresì venduto a Kyiv da Gazprom - a Naftohaz, il colosso energetico ucraino, ed agito come intermediario nelle trattative energetiche tra Mosca e Kyiv fino al novembre del 2009. Dieci mesi prima, in gennaio, i due colossi energetici si erano accordati per eliminare la compagnia elvetica, e Gazprom aveva concesso a Naftohaz il permesso di utilizzare il gas gestito da RosUkrEnergo, conservato nei serbatoi ucraini.

L'ex intermediario, tuttavia, ha presentato ricorso all'arbitrato di Stoccolma, accusando la compagnia ucraina di aver rubato l'oro blu, e di non avere rispettato le clausole contrattuali, in vigore dal 2006. Lo scorso 8 giugno, Naftohaz è stata condannata alla restituzione di 11 miliardi di metri cubi di gas, ed al versamento di un indennizzo pari a 5,5 miliardi di dollari in favore della società controllata da Firtash. Il tutto, senza reazioni da parte di Gazprom. Né, sopratutto, alcuna presa di posizione da parte delle autorità di Kyiv. Al contrario, il governo ha addossato l'intera responsabilità al precedente esecutivo, guidato da Julija Tymoshenko, senza programmare alcuna controffensiva giudiziaria. Inoltre, il Servizio di Sicurezza Nazionale, presieduto da Valerij Khoroshovskij, socio in affari di Firtash, ha avviato un'inchiesta che ha portato in poco tempo all'arresto di alcuni collaboratori della Lady di Ferro ucraina al momento dei fatti incriminati.

Dinnanzi a tutto ciò, Julija Tymoshenko ha consigliato direttamente agli ucraini di costituitrsi parte civile nel processo, al fine di tutelare gli interessi propri e quelli dell'intera nazione. Che, stando ai fatti, la verticale del potere di Kyiv non sembra avere a cuore. Nel comunicato, la Lady di Ferro ucraina ha spiegato che la questione è strettamente legata all'impopolare decisione del governo Azarov di innalzare la bolletta del gas per la popolazione del 50% a partire dallo scorso Primo di agosto. Una manovra scandalosa, approntata per risarcire l'ex-intermediario elvetico. Che, ricorda la Tymoshenko, appartiene ad uno dei principali finanziatori del Partija Rehioniv, la forza politica del presidente, Viktor Janukovych, del premier, Mykola Azarov, e di tutti i membri del Consiglio dei Ministri.

"Lo scorso 19 luglio - ha spiegato la leader dell'Opposizione Democratica - RosUkrEnergo si è appelata al Tribunale Pechers'kyj di Kyiv affinché la sentenza dell'arbitrato sia attuata al più presto. Non c'è alcun dubbio che i soldi per il risarcimento l'esecutivo li attingerà direttamente dalle tasche di ogni cittadino. E' per questo che le tariffe del gas sono state incrementate del 50%. L'attuale governo nei fatti ha rinunciato a difendere gli interessi dei propri cittadini in favore del gruppo di oligarchi Firtash-Bojko [ministro dell'energia, n.d.a.]-L'ovochkin [capo dell'amministrazione presidenziale, n.d.a.] che, oggi, dirigono il governo del Paese e l'amministrazione di Janukovych. Da primo ministro, non ho mai pensato di far ricadere i problemi del bilancio sulla gente, né incrementato alcuna imposta, nonostante la crisi economica. Al contrario, ho agito per il bene del Paese, riuscendo persino a garantire le forniture di gas per lo scorso inverno. Per la prima volta, dopo anni, gli ucraini hanno avuto la tranquillità di passare un inverno al caldo".

Inoltre, Julija Tymoshenko ha posto l'attenzione sulle ripercussioni politiche, che potrebbero portare ad una progressiva perdita dell'indipendenza politica ed energetica dell'Ucraina in favore della Russia. In particolare, la leader dell'Opposizione Democratica ha fatto riferimento ai patti di Kharkiv, con cui, la scorsa primavera, il presidente ucraino, Viktor Janukovych, ha concesso ha quello russo, Dmitrij Medvedev, il prolungamento della permanenza della Flotta Russa del Mar Nero in Crimea fino al 2042, in cambio di uno sconto sul gas importato. Una decisione giustificata dallo stesso Capo dello Stato con la necessità di assicurarsi forniture a buon mercato per non rifarsi sulle tasche della popolazione. Come, tuttavia, alla fine effettuato.

"Con la firma dei vergognosi accordi di Kharkiv - ha continuato la Tymoshenko - Janukovych ha promesso di non incrementare la bolletta per i cittadini. De facto, ha svenduto parte della nostra indipendenza militare, e politica, in cambio di uno sconto sul gas. Che, ciò nonostante, paghiamo il 50% in più. E' pura ipocrisia. Bisogna che tutti gli ucraini che non sono ingenui si attivino contro questa politica lesiva degli interessi nazionali".

Lecito ricordare che il governo Azarov, costituito dal Partija Rehioniv, dai comunisti e dal Blocco Lytvyn, lo speaker della Rada, dallo scorso Primo di agosto ha innalzato del 50% la bolletta del gas per la sola popolazione, giustificando la manovra come necessaria per il raggiungimento della stabilità economica, il futuro innalzamento dei pensioni e paghe sociali, e l'ottenimento del prestito del Fondo Monetario Internazionale. Il giorno successivo, un ritocco al rialzo della bolletta è stato approntato anche per le industrie. Bat'kivshchyna, il partito di Julija Tymoshenko, ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo di Kyiv - una sorta di TAR del Lazio italiano - per cancellare il provvedimento.

Doveroso ribadire, inoltre, che negli ultimi mesi del 2009 il governo Tymoshenko ha redatto un decreto, ratificato dalla Rada, che congelava le tariffe dell'oro blu per popolazione ed industrie termoelettriche. Ciò nonostante, lo scorso 13 luglio la Commissione Nazionale per il Regolamento dell'Energia Elettrotermica ha eliminato tale decisione, dando il via libera all'innalzamento dei prezzi. Il governo Azarov non ha perso tempo, ed ha innalzato la bolletta. In aggiunta, dulcis in fundo, ha stabilito un inasprimento delle pene per chi non onora i pagamenti.

Matteo Cazzulani

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