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lunedì 12 aprile 2010

INCOMPRENSIONE LINGUISTICA: ECCO COME A MOSCA SPIEGANO LA TRAGEDIA DI SMOLENSK


La torre di controllo di Smolensk ed i piloti dell'aereo presidenziale polacco non si sarebbero capiti in quanto la conversazione sarebbe avvenuta parte in russo e parte in inglese. Varsavia nega. La Polonia piange il suo presidente. Lutto Nazionale anche in Georgia ed Ucraina.

Il contatto tra i piloti del Tu-154 e i controllori di volo dell'aeroporto "Severnyj" di Smolensk sarebbe stato reso impossibile dalla barriera linguistica. Così ha dichiarato al quotidiano russo "Komsomol'skaja Pravda" Anatolij Muravjov, colonnello in pensione presente all'aeroporto della tragedia in quanto membro del comitato di accoglienza alla spedizione presidenziale polacca che avrebbe dovuto rendere omaggio alle vittime dell'eccidio di Katyn, sterminate barbaramente su ordine di Stalin 70 anni or sono.

"Inizialmente l'apparecchio ha tentato l'atterraggio malgrado la fitta nebbia, ma non ci è riuscito. I controllori di volo hanno invitato il velivolo ad atterrare in un altro aeroporto, ma l'equipaggio non ha sentito. I responsabili dell'aeroporto hanno ripetuto che la visibilità era troppo scarsa per poter atterrare, ma dall'aereo presidenziale non è pervenuta risposta alcuna. Ancora una volta. Così sono passati alla lingua inglese" spiega Muravjov.

Tale testimonianza è stata confermata da un membro della torre di controllo, che ha dichiarato come "la comprensione con l'aereo presidenziale è avvenuta per cinquanta e cinquanta". Il controllore di volo incaricato di guidare l'atterraggio del Tupolev presidenziale avrebbe iniziato a parlare in russo, ma in seguito all'assenza di risposta sarebbe stato aiutato da altri colleghi con frasi in lingua inglese. Difficile affermare se il pilota li abbia capiti o meno. "La barriera linguistica è stata comunque un grave intoppo che ha reso difficile la comprensione" ha aggiunto la fonte della torre di controllo, rimasta anonima.

Pronta è arrivata la smentita di Varsavia per bocca dell'addetto stampa del Ministero della Difesa polacco Wiesław Grzegorzewski, il quale ha sottolineato come da prassi accanto ai piloti fosse prevista la presenza di una persona russofona. "E' dal 2009 che ex lege accanto ai piloti nell'equipaggio è prevista la presenza di un navogatore russofono. Inoltre, anche lo stesso pilota dell'aereo presidenziale padroneggiava molto bene la lingua russa".

Grzegorzewski riflette anche sul fatto che nei giorni scorsi nessuno ha mai parlato di incomprensioni linguistiche tra la torre di controllo di Smolensk e l'aereo presidenziale, indicandole come causa della tragedia che ha portato all'azzeramento dell'élite statale polacca. "Fino a ieri la parte russa non ha mai parlato di incomprensione linguistica" ha dichiarato alla stampa.

Altre indiscrezioni, sempre da fonti russe, hanno fatto trapelare la notizia secondo la quale sarebbe stato lo stesso Kaczyński ad ordinare l'atterraggio a Smolensk malgrado le pessime condizioni metereologiche. Voce categoricamente smentita dal capo delle indagini di Varsavia Andrzej Szeremet, che in un'apposita conferenza stampa ha spiegato come l'infondatezza di tale teoria sia stata confermata dagli stessi responsabili dell'aeroporto "Severnyj". "La Procura [polacca, n.d.a.] ha interrogato già sia il direttore dell'aeroporto che uno degli addetti radar. Queste persone hanno confermato che non c'è stato alcun ordine di atterrare" ha spiegato.

Intanto la Polonia piange il suo presidente e vive il cordoglio provocatole dall'ennesima tragedia della sua già tormentata storia. Dinnanzi al palazzo presidenziale migliaia di polacchi si continuano a radunare per rendere omaggio al feretro del presidente Lech Kaczyński, reimpatriato a Varsavia nella giornata di Domenica 11 aprile dopo essere stato riconosciuto a Mosca dal fratello Jarosław. Nella giornata di lunedì 12 aprile e stato riconosciuto anche il corpo della moglie, Maria Kaczyńska.

Le autorità di Stato rimaste in vita - in primis il premier Tusk, il Maresciallo del Sejm Bronisław Komorowski ed il ministro della difesa Radosław Sikorski - si sono strette attorno alla famiglia presidenziale e a quelle delle altre 95 vittime della tragedia. Anche la Georgia e l'Ucraina hanno dimostrato vicinanza ed amicizia al popolo polacco osservando lunedì 12 aprile una giornata di lutto nazionale.

Lecito ricordare che il primo ministro russo Vladimir Putin è stato nominato a capo della commissione di inchiesta per appurare la dinamica dell'incidente che nella giornata di Sabato 10 aprile ha visto l'aereo presidenziale polacco precipitare a pochi metri dall'aeroporto di Smolensk. Putin ha promesso "un'indagine meticolosa e trasparente", e a Mosca è stato allestito il centro logistico delle operazioni, ove le scatole nere sono state visionate.

I piloti del velivolo presidenziale - i migliori della Polonia - avrebbero tentato per tre volte l'atterraggio all'aeroporto "Severnyj" di Smolensk (a poca distanza da Katyń) malgrado la scarsissima visibilità ed il consiglio loro dato dalla torre di controllo di approdare a Minsk, capitale della Bielorussia con cui la Polonia è da tre mesi in aperta guerra diplomatica. Al quarto tentativo l'aereo avrebbe urtato un albero di 80 metri di altezza a 400 metri dalla pista di atterraggio, la coda si sarebbe rotta e l'apparecchio avrebbe preso fuoco. I relitti sono stati trovati a 1 chilometro di distanza.

La Polonia ha aperto un propria commissione di inchiesta e ha indetto due settimane di lutto nazionale. Secondo quanto previsto dalla Costituzione, le funzioni presidenziali sono state assunte dal Maresciallo del Sejm (Presidente della Camera) Bronisław Komorowski, per ironia della sorte candidato del partito liberale Platforma Obywatelska alle presidenziali in programma il prossimo autunno. Esse saranno anticipate non più tardi di fine giugno.

Matteo Cazzulani

3 commenti:

  1. Allora innanzitutto lasciami dire che sei veramente un giornalista politico veramente di parte mi pare che leggi la storia in maniera evidentemente parziale e con il paraocchi . La giornata di lutto per conoscenza ai vari lettori del tuo blog va' allargata anche alla Russia per la giornata del 12/04/2010 . Vedere per forza un complotto anche in questa tragedia e' assolutamente fuori luogo , di solito piloti e torre di controllo sanno anche l' inglese che e' la lingua internazionale usata per tutta l' aviazione mondiale , al pilota fu' offerto di atterrare a Minsk ( non vedo perche' l' aereo polacco non avrebbe potuto atterrare a Minsk non mi sembra che i due paesi al momento siano in guerra e poi in casi di emergenza al diavolo queste cazzate ) e poi mi risulta che avessero proposto anche Mosca come atterraggio che non e'poi cosi' lontana da Smolensk . In definitiva a parte che non condivido niente nei tuoi blog pero' in questo caso lascia proprio perdere, questa tua russofobia non attacca. Giovanni.

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  2. Caro Giovanni, Innanzitutto, benvenuto sul mio blog. Che, in quanto personale, contiene le mie opinioni. Se cerchi una fonte di disinformazione allineata sulle posizioni filorusse, dominanti nel nostro paese, se pregato di rivolgerti altrove. Per quanto mi riguarda, leggo la storia direttamente dalle fonti dei Paesi di cui scrivo, perché odio parlare a vanvera come, invece, si usa nei media nostrani, che analizzano gli sviluppi dell'Europa ex-sovietica ancora con gli occhi di Mosca.
    Solidarietà va a tutti i morti. Sia maturo e non strumentalizzi la questione. Per cortesia. E rispetto per il popolo polacco, ferito, ancora una volta, dalla storia.

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  3. Be' cominci Lei a non strumentalizzare i morti tirando furi storie incredibili come questa . Spero di non disturbarLa scrivendo nel suo blog ma credo che sia a tutto vantaggio di una visione piu' allargata dei temi da Lei svolti. il popolo polacco ha tutto il mio rispetto .

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