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martedì 27 aprile 2010

UCRAINA: SI A BUDGET E MILITARI RUSSI IN CRIMEA IN UNA SEDUTA SURREALE.




Non è bastato un clima da battaglia per frenare la deriva filorussa della verticale del potere Janukovych-Azarov. Approvati bilancio e patto di Khar'kiv: due documenti che incrementano la dipendenza di Kyiv da Mosca. La Tymoshenko chiama alla resistenza: "subito l'opposizione unita nel Comitato di Difesa Nazionale. L'Occidente ci aiuti". (Foto unian.ua)

Un enorme bandierone con tanto di striscione, cori, fumogeni. Persino un ripetuto lancio di uova. Non è un derby particolarmente acceso, ma la cronaca della seduta odierna della Rada. Primo punto all'ordine del giorno, la votazione sul Patto di Khar'kiv: accordo stretto la scorsa settimana tra il presidente ucraino, Viktor Janukovych, e quello russo, Dmitrij Medvedev, che prevede il prolungamento della presenza dei militari di Mosca della Flotta del Mar Nero nella base militare di Sebastopoli, in territorio ucraino, fino al 2049.

L'opposizione democratica ce l'ha messa tutta per impedire la ratifica di un accordo che contrasta palesemente gli interessi nazionali. Già dalla mattinata, gli scranni del Blocco Tymoshenko e di Nasha Ukrajina sono stati ricoperti da un enorme telo giallo-blu, con i deputati in piedi a reggere uno striscione "Non permettiamo la svendita dell'Ucraina. No al tradimento della Patria!". Dall'altro lato dell'aula, i parlamentari comunisti e del Partija Rehioniv, a presidiare le postazioni della maggioranza per evitarne l'occupazione. Non c'erano quelli del Blocco Lytvyn, l'altra forza di governo, impegnati a proteggere con degli ombrelli il loro leader, Volodymyr Lytvyn appunto, il presidente della Rada, bersagliato da un fitto lancio di uova ogni qual volta cercava di aprire la votazione. Spunta pure un fumogeno, viene acceso, il parlamento è un unico banco di nebbia.

La scena tragicomica continua con uno scarno dibattito e con la relazione del presidente della commissione esteri, Bilorus, del Partija Rehioniv. Il premier Azarov entra poco prima dell'ennesimo tentativo di dare il via al voto, il terzo. Va a buon fine: di uova partiottiche per stoppare il gallo filorusso della politica ucraina non ce ne sono più. 236 deputati della maggioranza votano compatti a favore. Quelli dell'opposizione continuano nei cori: "vergogna", "tradimento". Tutto vano: la marina russa stazionerà a Sebastopoli per altri 25 anni dal 2017, anno in cui era previsto il loro sgombero.

La nebbia si dirada, ma non scende la tensione. C'è da votare il bilancio, anticipato nella giornata di ieri da Azarov in un'altrettanto concitata seduta. Lo approvano in 245, grazie ai 9 voti dei deputati del Blocco Lytvyn, che hanno potuto abbassare gli ombrelli issati a protezione dello speaker.

Il budget prevede un deficit pari a 57,745 miliardi di hryvnie, il 5,33% del PIL. Le entrate ammontano a 267,452 miliardi, mentre le spese sono previste a quota 323,556 miliardi. Il PIL pro capite è stimato a 1,083 trilioni, il fondo pensionistico a 338,9 miliardi, i tempi di crescita al 3,7% e l'inflazione al 13,1%. 10,263 miliardi di hryvnie saranno recuperate da una cospicua opera di privatizzazioni annunciata dal governo. Su di essa, l'opposzione democratica ha promesso un monitoraggio scrupoloso per evitare la svendita del patrimonio nazionale agli oligarchi filorussi dell'est del Paese, sponsor di Janukovych e della sua attività politica.

Visibilmente contenti del risultato ottenuto i parlamentari della maggioranza. Solo una dichiarazione del premier, Mykola Azarov, per illustrare il bilancio ed una di soddisfazione del Presidente, Viktor Janukovych, impegnato a Strasburgo nella due giorni del Consiglio d'Europa. "Oggi è un giorno importante per l'Ucraina. E stato approvato il bilancio. Condanno il banditismo dei parlamentari del BJuT e di Nasha Ukrajina, contrastato con successo dalla professionalità di quelli della maggioranza, che sono rimasti in aula ed hanno votato".

Pronta la reazione dell'Opposizione Democratica, rappresentata, come sempre, da Julija Tymoshenko. La leader carismatica ha chiamato tutte le forze politiche che si battono contro la deriva filorussa ad unirsi e a condurre una resistenza continua, forte e determinata per ottenere elezioni parlamentari anticipate, necessarie per ristabilire la volontà del popolo, e non degli oligarchi russofoni dell'est del Paese.

"La società deve ribellarsi dinnanzi a quello che è successo oggi - ha dichiarato alla stampa - un atteggiamento anticostituzionale. Sebastopoli è il primo atto della perdita dell'Indipendenza ucraina. E noi, forze dell'opposizione, dobbiamo unirci per richiedere a gran voce elezioni anticipate: solo così gli ucraini torneranno protagonisti della loro politica, scegliendo da quali persone farsi rappresentare. Posso dire con certezza - ha continuato - che ad unirsi a noi saranno tutte quelle persone sagge ed oneste che capiscono che il Paese è seriamente in pericolo da quando è rappresentato da questa squadra [il tandem Janukovych-Azarov, n.d.a.].

La Lady di Ferro Ucraina ha annunciato la nascita del Comitato per la Difesa Nazionale: un'alleanza di tutte le forze contrarie alla politica della verticale del potere filorussa, chiedendo espressamente aiuto all'Occidente.

"Da oggi lavorerò per creare il Comitato per la Difesa dell'Ucraina, in cui invito partiti, movimenti, associazioni e semplici cittadini di tutte le zone del Paese che hanno come noi l'Ucraina nel cuore. Spero che i nostri alleati europei si accorgano che in Ucraina sono a rischio democrazia e libertà di parola, che si infrange la Costituzione e che si sta perdendo la nostra integrità territoriale".

Invito purtroppo non raccolto dal leader di Nasha Ukrajina, Viktor Jushchenko, il quale ha dichiarato di preferire una lotta separata in virtù di quanto accaduto in passato, addossando le colpe della ancora non trovata unità alla situazione politica attuale. "Di quale unità mi parlate? quella con la Tymoshenko? Con Julija mi sono alleato per due volte, ottenendo come risultato l'indebolimento delle forze filo occidentali del Paese. Il problema è che in Ucraina manca un movimento in grado veramente di consolidare l'opposizione".

Una giustificazione poco chiara, nonché l'ennesima occasione di ritrovare un'unità per il bene dell'Ucraina che l'ex presidente ha buttato alle ortiche. Non sorprende, dal momento in cui Jushchenko in passato è stato a piu riprese autore di patti con Janukovych e di vere e proprie azioni di contrasto nei confronti della Tymoshenko, disorientando quel popolo arancione che lo aveva sostenuto e tradendone gli ideali di giustizia, democrazia ed europa, ora rappresentati unicamente dalla Lady di Ferro ucraina.

Che non molla, e procede nella sua battaglia con successo. Al Comitato per la Difesa Nazionale già hanno aderito il Rukh di Tarasjuk, Narodna Samooborona di Lucenko, la Piattaforma Ucraina ed il partito Svoboda, che assieme al Blocco Tymoshenko hanno radunato 5 mila sostenitori in una manifestazione nazionale dinnanzi alla Rada contro il patto di Khar'kiv. "No a Putin-Stalin-Janukovych", lo slogan più gettonato.

Matteo Cazzulani

2 commenti:

  1. Si belle immagini di democrazia abbiamo visto nel parlamento a Kiev , lanci di uova e molotov alla fine del discorso sulla ratificazione del trattato che prevede l' allungamento del periodo di permanenza della flotta russa in crimea a fronte di un forte sconto sull' importazione del gas dalla Russia . Chi erano i lanciatori ? ma certo ...... l' opposizione "democratica" che fa' capo alla famigerata lady di ferro Tymoshenko .

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