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mercoledì 28 aprile 2010

L'HOLODOMOR NON FU GENOCIDIO: NUOVO SUCCESSO DI JANUKOVYCH. COMPLICE L'EUROPA


Clamorosa la decisione del Consiglio d'Europa, che, su espresso invito del presidente, nella giornata di mercoledì 28 aprile 2010 non ha riconosciuto come genocidio la carestia provocata in Ucraina da Stalin negli anni '30.

Dopo l'instaurazione di un governo monocolore che mette a repentaglio il pluralismo partitico sulle rive del Dnipro, un misero sconto sul gas ottenuto da Mosca, il prolungamento della presenza dei militari del Cremlino in Crimea fino al 2049 ed un bilancio imbarazzante che favorisce gli oligarchi dell'est del Paese, la verticale del potere filorussa ha messo a segno l'ennesimo colpo contrario agli interessi nazionali ucraini. Dapprima esortando, poi permettendo, ed infine applaudendo il Consiglio d'Europa, che ha declassato l'Holodomor da genocidio ai danni del popolo ucraino a "grande tragedia dell'Unione Sovietica".

Nella giornata di martedi, 27 aprile, Viktor Janukovych, invitato alla sessione del Consiglio d'Europa, è stato autore di un discorso fortemente revisionistico in cui ha criticato il suo predecessore, Viktor Jushchenko, e l'attuale Opposizione Democratica tutta per essersi prodigati negli scorsi anni nel mantenere vivo il ricordo della Grande Carestia. Quando essa, a suo dire, non fù che un fenomeno globale che interessò anche altre popolazioni dell'ex Urss, tra cui gli stessi russi. Per questa ragione, il presidente ha annunciato l'intenzione di annullare tale decisione, ed ha esortato il Consiglio ad approvare una risoluzione in linea con la visione da lui espressa.

"Si è trattato di atteggiamenti del regime staliniano - ha sentenziato Janukovych - verificatisi anche in altri stati dell'Unione Sovietica. Riconoscere l'Holodomor come genocidio del solo popolo ucraino è ingiusto e scorretto. E' stata una tragedia comune a tutta l'URSS, Russia compresa".

Ad allinearsi alla politica filorussa del presidentissimo ucraino sono stati i 55 deputati, la maggioranza, che hanno votato contro il riconoscimento dell'Holodomor come genocidio: una verità storica difesa soltanto da 21 consiglieri coerenti e coraggiosi. Un successivo documento che contestualizza la Grande Carestia nell'ambito dell'Unione Sovietica, de facto sminuendone l'entità, è stato votato da 81 parlamentari.

"Milioni di innocenti in Bielorussia, Moldova, Russia e Ucraina, stati membri dell'Unione Sovietica, persero la vita a causa di una grande carestia provocata dalla politica del regime sovietico" recita la risoluzione.

Così, la storia è stata totalmente reinterpretata. L'Holodomor, lecito ricordarlo, a detta di moltissimi storici fù una carestia non originata da scelte politiche da essa separate, ma un diretto metodo con cui Stalin ha inteso sterminare il popolo ucraino per accellerare la collettivizazione forzata delle terre e facilitare quella russificazione che Mosca da secoli - già in epoca zarista - stava attuando in Ucraina per rafforzare il proprio dominio sul "granaio d'Europa".

Nello specifico, l'Holodomor sì articolò in tre fasi: la prima, all'inizio degli anni venti. La seconda, la più violenta, nel 1932-33. L'ultima, infine, nel 1946-47. Stando alle stime reali, documentate da diverse fonti attendibili e cronache dirette, durante la fase centrale morirono fino a 25 mila persone al giorno, ed episodi di cannibalismo divennero triste realtà.

Soddisfazione è stata espressa pubblicamente dal capo della delegazione russa, Leonid Sluckij, e dal presidente, il turco Mevlut Cavusoglu. Fatto che testimonia come anche il Consiglio d'Europa, al pari delle altre istituzioni e cancellerie occidentali, sia sempre più succube del rinato impero russo ed allucinato dalla favola Obama, che ha portato anche Washington a posizioni troppo morbide nei confronti del Cremlino e delle altre autocrazie del pianeta.

Matteo Cazzulani

4 commenti:

  1. ma Stalin non era Georgiano ? perche non citi a responsabile dei fatti il tuo amico Sakashvili ? tutta colpa della Russia ? e i morti Russi ? sembra che tutti siano contro l' Ucraina ma se fosse cosi' perche' tutta l' Europa e' d' accordo che non fu' genocidio di soli Ucraini ? continuo a non vedere coerenza nei tuoi discorsi .

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  2. Perché tutta l'Europa teme la russia. O è politicamente succube di una cultura veterocomunista, come molti altri impegnati in commenti intrisi di tale ideologia.
    Il punto non è l'appartenenza nazionale dei morti, ci mancherebbe. Ma il fatto che la verità storica sia stata sacrificata, e negata, in nome dell'opportunità politica. Questo è grave. La invito, nuovamente, a rileggere il mio pezzo e a riflettere.

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  3. Tutta l' Europa teme la Russia? .... scusi ma questa e' una sua supposizione che non appartiene alla realta' . La invito a riflettere meglio prima di dare tali risposte.

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  4. ho riletto l' articolo e ribadisco , Stalin era georgiano e rappresentava tutta l' unione sovietica di allora e non solo Mosca , l' holodomor ucraino in altre parti dell'impero aveva altri nomi ma in buona sostanza avveniva la stessa cosa e cioe' appunto Stalin collettivizava la terra con la forza in tutte le parti dell' unione sovietica per imporre il suo dominio non per russificare , allora caso mai doveva georgeizzare .

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